Il vista della prossima Legge di bilancio, il Governo sta ipotizzando una nuova stretta sulle compensazioni dei crediti Iva per incrementare le Casse dello Stato e rafforzare la lotta all'evasione fiscale. In occasione di un incontro organizzato il 18 settembre a Milano con la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Elena Boschi, è stata annunciata non solo la possibilità di estendere lo split payment a nuovi settori e di introdurre l'obbligo di fatturazione elettronica tra privati nelle transazioni B2B, ma anche di portare il limite delle compensazioni automatiche a 2.500 euro.
Il tetto, in realtà, era stato già modificato nei mesi scorsi dalla manovra correttiva portandolo da 15.000 euro a 5.000 euro, con effetti positivi secondo il Ministero dell'Economia e Finanze, che ha parlato di un aumento dell'utilizzo delle compensazioni Iva nei primi 7 mesi dell'anno di oltre 1,120 miliardi, pari a +11,2%. Un ulteriore intervento restrittivo potrebbe, quindi, far recuperare al Fisco circa 300 milioni annui per il 2018 e il 2019, senza considerare le risorse provenienti da un'eventuale riapertura della rottamazione delle cartelle di Equitalia.
Si dovrà attendere quindi la presentazione della Nota di aggiornamento del Def, il 22 settembre, e l'ok del Consiglio dei Ministri per comprendere quali misure saranno varate con la nuova manovra finanziaria. Le azioni allo studio che potrebbero riguardare il pacchetto fiscale e gli altri provvedimenti in tema di pensioni, cuneo fiscale e Industria 4.0 sono riassunte nell’articolo a pagina 3 del Il Sole24 Oredisponibile nel servizio quotidiano di rassegna stampa nazionale per tutti i Consulenti del Lavoro iscritti al portale della Fondazione UniversoLavoro.
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