Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 16 dicembre 2023, il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 154 del 13 dicembre 2023 che definisce le modalità di richiesta dell’Assegno di inclusione (Adi), istituito, a decorrere dal 1°gennaio 2024, ai sensi del D.L. n. 48/2023. Secondo quanto previsto dal provvedimento, l’Adi è riconosciuto a richiesta di uno dei componenti il nucleo familiare nel quale almeno un soggetto sia in una delle seguenti condizioni: affetto da disabilità, minorenne, abbia almeno 60 anni di età, sia in una condizione di svantaggio e inserito in un programma di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificato dalla pubblica Amministrazione. Il D.M. n. 154/2023 individua, inoltre, le categorie dei soggetti da considerare in condizioni di svantaggio. La domanda deve essere inoltrata all’Inps, tramite modalità telematica, attraverso il sito istituzionale e il relativo percorso di attivazione viene avviato mediante l’iscrizione alla piattaforma SIISL. A partire dal 1° gennaio 2024, la richiesta potrà essere presentata anche presso i centri di assistenza fiscale, previa stipula di una convenzione con l’Inps. Al momento della richiesta è necessario presentare un’attestazione ISEE in corso di validità e l’autodichiarazione del possesso dei requisiti di cui all’articolo 2 del Decreto Lavoro. In seguito all’eventuale accoglimento dell’istanza, il richiedente deve effettuare l’iscrizione presso il SIISL per sottoscrivere il patto di attivazione digitale e autorizzare espressamente la trasmissione dei dati relativi alla domanda ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione, nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro. Una volta sottoscritto il patto di attivazione digitale, i beneficiari dell’Adi sono tenuti ad aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa. L’indennità sarà erogata attraverso la Carta di inclusione suddividendo l’importo spettante tra i componenti maggiorenni del nucleo familiare che esercitano le responsabilità genitoriali o sono considerati nella scala di equivalenza, riconoscendo a ciascuno la quota pro-capite. Secondo quanto previsto dall’articolo 7 del D.M. n. 154/2023, il beneficio decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD del nucleo familiare da parte del richiedente. Per le domande presentate fino a febbraio 2024, in assenza di un ISEE in corso di validità, la verifica dei requisiti ai fini dell’erogazione nei mesi di gennaio 2024 e febbraio 2024, ove ricorrano le condizioni, si basa sull'ISEE valido al 31 dicembre 2023. Tuttavia, per l’erogazione del beneficio nei mesi successivi è necessario avere un ISEE in corso di validità. Nel decreto attuativo anche le modalità di sottoscrizione del patto di attivazione digitale, gli obblighi dei beneficiari e le eventuali sanzioni.
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