Fissati gli importi degli assegni familiari e le quote di maggiorazione di pensione per il 2025 per i soggetti esclusi dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare. Dallo scorso 1° gennaio infatti, sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare per la cessazione o la riduzione della corresponsione degli assegni familiari sia i limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni stessi. Lo rende noto l’Inps con la circolare n. 50/2025. Le indicazioni fornite dall’Istituto si applicano a coloni, coltivatori diretti, mezzadri, piccoli coltivatori diretti e pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi. Per tali soggetti, la cessazione del diritto alla corresponsione dei trattamenti di famiglia “non comporta la cessazione di altri diritti e benefici dipendenti dalla vivenza a carico e/o a essa connessi”. Gli importi sono i seguenti: 8,18 euro mensili per i coltivatori diretti, coloni, mezzadri per fratelli, sorelle e nipoti; 10,21 euro mensili per i pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi e i piccoli coltivatori diretti per coniuge e fratelli, sorelle e nipoti; 1,21 euro mensili spettanti ai piccoli coltivatori diretti per i genitori ed equiparati. L’Inps precisa che i limiti di reddito familiare da considerare sono rivalutati ogni anno in base al tasso di inflazione che, per il 2024, è pari al 2,3%. Aggiornate, pertanto, le tabelle da applicare, a partire dallo scorso 1° gennaio nei confronti dei soggetti indicati.
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