Il Supporto per la formazione e il lavoro, che dal prossimo 1 settembre sostituirà definitivamente il Reddito di cittadinanza, darà vita ad una “vera e propria rivoluzione”. Ne è convinto Marino Longoni, Condirettore di Italia Oggi, che nel suo editoriale di oggi ha commentato la nuova misura di attivazione a lavoro, introdotta dal D.L. n. 48/2023, che “dal punto di vista ideologico cambia tutto”. La riforma, ideata dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, introduce infatti una distinzione netta tra gli occupabili e chi non è in grado di lavorare a causa di una disabilità o altri problemi familiari. Quest’ultimi percepiranno il nuovo Assegno di inclusione dal 1° gennaio 2024, mentre gli occupabili dovranno “impegnarsi a cercare un lavoro oppure seguire un’attività di formazione o riqualificazione professionale”. Questo nuovo sistema, secondo Longoni, a differenza del Reddito di cittadinanza “spinge al massimo verso l’occupazione e disincentiva il divanismo: che poi, nella maggior parte dei casi, si trasforma in incentivo al lavoro nero”, precisa. “Una scommessa importante” quella voluta dal Ministro Calderone – si legge nell’editoriale – “che certamente conosce bene le dinamiche coinvolte in questo grande progetto per essere stata molti anni il Presidente del Consiglio Nazionale dei Consulenti del Lavoro”. E che mira a rendere il nostro Paese “più moderno ed efficiente”.
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