Con la nota n. 97 del 21 gennaio 2021 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro specifica come la certificazione del contratto di appalto, disciplinata dall’art. 84 del D. Lgs. n. 276/2003, non possa estendersi nei confronti di imprese che abbiano, in un momento successivo alla certificazione, aderito ad un consorzio e siano intervenute in corso d’opera nell’esecuzione del contratto di appalto. Il parere dell’INL, reso a seguito della nota n. 504/2021 dell’Ufficio legislativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, evidenzia infatti come l’indagine di "genuinità" del contratto di appalto da effettuare in sede di certificazione debba riguardare anche le imprese consorziate già individuate nel medesimo contratto da certificare, trattandosi di soggetti chiamati a dare esecuzione all’appalto e nei cui confronti solo la certificazione produrrà i suoi effetti. Stesso discorso - ribadisce l'INL - vale nel caso in cui, in corso d’opera, intervengano altre imprese che, benché fossero già consorziate al momento della stipula dell’appalto e della sua certificazione, non siano state individuate nel contratto certificato quali esecutrici dello stesso e rispetto alle quali, quindi, la Commissione non abbia effettuato le necessarie verifiche.
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