Per l’esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, Pasquale Staropoli, intervistato da IlPost.it, in questo momento le difficoltà nell’implementazione della principale forma di cassa integrazione, la Cigo, si devono alle dimensioni della crisi con un ricorso contemporaneo alla misura senza precedenti, da parte “di fatto dell’intero settore produttivo”. "Gli strumenti di integrazione salariale utilizzati per arginare l’emergenza economica scaturita dalla pandemia da Covid-19, infatti, sono stati progettati per gestire un numero di richieste senz’altro inferiore" a quello che si sta registrando. Vi hanno fatto ricorso circa 8,3 milioni di lavoratori e all’inizio di maggio molti di essi risultano pagati o in corso di pagamento. Ma è difficile sapere esattamente quanti lavoratori siano ancora in attesa, poiché in molti casi i datori di lavoro hanno anticipato il denaro che sarà poi rimborsato dall’Inps, e in un numero residuale di casi sono state le banche a farlo. Tenendo in considerazione questi aspetti, precisa Staropoli, “i lavoratori in Cassa Integrazione sono quasi 9 milioni e potrebbero essere quasi 3 milioni quelli in attesa di pagamento”.
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