Somministrazione e appalti tra le forme più gravi di esternalizzazione illecita di lavoro. A sottolinearlo il Direttore dell'Ispettorato nazionale del lavoro, Paolo Pennesi, intervenuto al convegno "Caporalato, appalti e somministrazione" organizzato dal Consiglio nazionale dell'Ordine e dalla Fondazione Studi Consulenti del lavoro il 19 aprile scorso alla Camera dei Deputati.
Pennesi, con l'occasione, ha illustrato i dati riscontrati negli ultimi tre anni di questi fenomeni, che destrutturano i processi produttivi ed esternalizzano la manodopera, soprattutto nel settore terziario dei servizi e del supporto all'impresa, oltre al settore del trasporto e cabotaggio. Nel 2016 le ipotesi di violazione del mercato del lavoro sono 13.416 e registrano una crescita del 39% rispetto al 2015 quando le ipotesi ammontavano a 9.620 casi ed erano in crescita anche rispetto al 2014 (8.320 casi di violazione).
La depenalizzazione di somministrazione e appalti illeciti ha avuto un forte impatto anche sull'Ispettorato, ha ammesso Pennesi, che adesso con il venir meno della tutela penale può contrastare questi fenomeni solo attraverso sanzioni amministrative, incisive ma che in alcuni casi rischiano di non essere applicate per mancata certezza della pena. Importante, però, secondo il Direttore dell'Ispettorato, il contributo che i Consulenti del Lavoro possono fornire nella divulgazione del lavoro etico e regolare. "I Consulenti del Lavoro sono una fonte privilegiata di segnalazione", ha commentato ai microfoni della web tv Pennesi. "Loro conoscono, anche meglio degli organi ispettivi, - ha aggiunto - le dinamiche aziendali che possono avere carattere patologico. Le segnalazioni di fenomeni particolarmente preoccupanti rappresentano per noi una fonte conoscitiva assolutamente fondamentale".
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