Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno scorso, il decreto-legge n. 84/2025 introduce disposizioni urgenti in materia fiscale. Tra le principali novità, il posticipo dei termini per i versamenti e per le dichiarazioni fiscali. Per i soggetti ISA ed i forfetari il termine per i versamenti 2025 risultati da dichiarazioni dei redditi, dichiarazione IRAP e IVA è posticipato al 21 luglio 2025 senza alcuna maggiorazione, con possibilità di pagamento entro il 20 agosto con maggiorazione dello 0,4% (art. 13). Per le dichiarazioni fiscali 2024, il cui termine di presentazione scadeva il 31 ottobre 2024, saranno invece considerate valide quelle inviate entro l'8 novembre 2024 (art.12). Tra le altre novità in tema di reddito di lavoro autonomo: le plusvalenze derivanti dalla cessione a titolo oneroso di partecipazioni in associazioni o società che esercitano arti e professioni – incluse le STP – sono inquadrate tra i redditi diversi, mentre gli interessi e gli altri proventi finanziari percepiti nell’esercizio dell’attività professionale sono qualificati come redditi di capitale (art.1). Sul versante del reddito d’impresa, vengono introdotte misure di semplificazione che interessano il riporto delle perdite (art. 2) e la deduzione maggiorata del costo del lavoro per chi assume (art. 3). Per il Terzo Settore (art. 8), viene fissata al 1° gennaio 2026 l’entrata in vigore del regime fiscale agevolato previsto dal Codice del Terzo Settore, con superamento del vincolo dell’autorizzazione UE e applicazione automatica agli enti iscritti al RUNTS.
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