L'azienda può imporre le ferie? Quando maturano? Cosa succede se ci si ammala durante il godimento delle ferie? Si possono monetizzare le ferie non godute? Sono alcuni dei quesiti a cui Simone Cagliano, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, ha risposto sul corriere.it lo scorso 4 giugno. Se un lavoratore, ad esempio, rifiuta di prendere le ferie, il datore di lavoro deve invitarlo a usufruirne entro un periodo stabilito per evitare di incorrere in sanzioni. In caso di ulteriore rifiuto, il datore può, come extrema ratio, collocarlo in ferie forzate. Nel caso, invece, “di insorgenza dello stato di malattia durante le ferie – ha spiegato Cagliano – il lavoratore, per modificare la natura della sua assenza, deve osservare tutti gli adempimenti previsti dalla prassi amministrativa”. Il datore di lavoro può richiedere all'Inps l’accertamento dello stato di malattia del lavoratore e “con i corretti accertamenti sanitari di sostenere la compatibilità tra l’evento della malattia e l’evento delle ferie”. Sulla modalità di fruizione, “l'art. 2109 del c.c. prevede che il lavoratore abbia diritto a un periodo annuale di ferie retribuito, il cui tempo è determinato dall'imprenditore tenendo conto delle esigenze aziendali e degli interessi del lavoratore”. Cagliano ha, infine, ricordato che l'art. 36 della Costituzione garantisce il diritto alle ferie retribuite, a cui il lavoratore non può rinunciare, per recuperare le energie psico-fisiche e dedicarsi alla vita privata.
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