Dal 15 luglio 2023, per effetto del decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24, sarà garantita la tutela dei soggetti del settore pubblico e privato che effettuano segnalazioni interne o esterne, divulgazioni pubbliche o denunce all’Autorità giudiziaria o contabile delle informazioni su violazioni di cui siano venuti a conoscenza nell’ambito del proprio contesto lavorativo, al fine di preservare l’identità della persona che compie la segnalazione, della persona coinvolta e di quella menzionata nella segnalazione, oltre al contenuto della segnalazione stessa e della relativa documentazione (c.d. whistleblowing). Dopo aver delineato i soggetti a cui si applicano le citate tutele e l’oggetto delle segnalazioni, nella circolare n. 64/2023 l’Inps illustra le relative precedure per le segnalazioni di illecito. Nel documento si specifica, infatti, che il dipendente dell’Istituto che intende segnalare le violazioni di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di servizio con lo stesso può rappresentare la violazione al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) mediante l’apposita procedura informatica accessibile dalla homepage della rete intranet seguendo il percorso “Funzioni centrali” > “Direzione centrale Supporto agli Organi e Internal Audit” > sezione “Anticorruzione/trasparenza” > “Whistleblower”, all'interno della quale è disponibile anche un Manuale Utente che dettaglia le funzionalità della procedura telematica. Le segnalazioni dovranno essere inoltrate al RPCT tramite il “Modulo segnalazioni whistleblowing”, debitamente compilato e sottoscritto, da inviarsi alla casella di posta elettronica whistleblowing@inps.it. Il modulo - chiarisce l'Inps - è pubblicato nella sottosezione di primo livello “Altri contenuti” > “Prevenzione della corruzione” della sezione “Amministrazione Trasparente” del portale internet istituzionale ed è editabile online. La circolare, nonché l’indirizzo di posta elettronica e il “Modulo segnalazioni whistleblowing”, sono pubblicati nella rete intranet e sul portale web dell’Istituto. Oltre a questo tipo di canale per la segnalazione, c.d. interna, il documento di prassi illustra anche le condizioni che consentono al dipendente di effettuare la segnalazione all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) tramite il canale di segnalazione c.d. esterna, ma anche le modalità con cui avviene la gestione riservata delle segnalazioni, soprattutto se si tratta di misure ritorsive.
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