Scade il prossimo 1° maggio l'appuntamento annuale entro il quale i lavoratori addetti a lavorazioni particolarmente faticose e pesanti (di cui al D.Lgs. n. 67/2011 come modificato dalla legge n. 232/2016) possono presentare all'Inps domanda di prepensionamento agevolato, corredata dal modulo "AP145" e dalla documentazione minima richiesta. A riepilogare la disciplina e a dettare i termini per la presentazione delle domande per quei lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l'accesso al trattamento pensionistico dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 è l’Inps con il messaggio n. 793 del 28 febbraio 2020. La domanda può essere presentata - si legge nel messaggio - anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che raggiungono il diritto alla pensione di anzianità con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste per dette gestioni speciali. L'Istituto ricorda inoltre che destinatari del beneficio sono quei lavoratori in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni (utile per il diritto alla pensione di anzianità) e, se lavoratori dipendenti, di un’età minima di 61 anni e 7 mesi, fermo restando il raggiungimento di quota 97,6. Se si tratta di lavoratori autonomi, invece, il requisito richiesto è un’età minima di 62 anni e 7 mesi, rispettando il raggiungimento di quota 98,6.
Qualora la domanda di accesso al beneficio venga presentata oltre il termine previsto del 1° maggio, e sempre che siano accertati i requisiti, la decorrenza della pensione è differita secondo le seguenti scansioni: un mese, per un ritardo della presentazione inferiore o pari a un mese; due mesi, per un ritardo della presentazione superiore a un mese e inferiore a tre mesi; tre mesi, per un ritardo della presentazione pari o superiore a tre mesi.
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