Il requisito di età richiesto per l’accesso alla generalità delle pensioni - o il requisito contributivo, nei casi di assenza del requisito anagrafico - è adeguato, ogni biennio, all’aspettativa di vita media riscontrata dall’Istat. L’attuale requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia ordinaria, aumentato nel tempo da 60 a 67 anni, a causa della pandemia e del conseguente decremento dell’aspettativa di vita non aumenterà nel biennio 2023-2024. Parte da qui la dodicesima puntata di "Le vostre pensioni" che ospita Antonello Orlando, esperto della Fondazione Studi, che illustra in che modo l'aspettativa di vita condiziona l'accesso al pensionamento e quali differenze ci sono tra il sistema pubblico e quello dei liberi professionisti. Spetta, infatti, ad ogni Cassa professionale interpretare ed adeguare i requisiti all'adeguamento a speranza di vita. Focus, poi, con Adriana Regonesi, Consigliere d'amministrazione ENPACL, su come l'aspettativa di vita può interessare i Consulenti del Lavoro per l'accesso ai trattamenti pensionistici, nonostante gli adeguamenti in ENPACL siano più graduali e meno costanti rispetto a quelli Inps, i requisiti da rispettare per il 2021 stabiliti dall'Ente e le modalità di calcolo per la pensione.
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