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Venerdì, 23 Settembre 2022 12:09

Bandi Asse.Co. Emilia-Romagna, le indicazioni per ottenere i contributi

Uno strumento in più per rafforzare la cultura della legalità del lavoro nelle imprese ed incentivare i datori di lavoro. La Regione Emilia-Romagna, presieduta da Stefano Bonaccini, con la delibera n. 1565 del 19 settembre scorso, ha dato attuazione a quanto stabilito dalla Legge regionale 3 agosto 2022, n.11, approvando lo schema di convenzione sottoscritto con Unioncamere Emilia-Romagna per la gestione dei bandi finalizzati alla concessione di contributi per la copertura parziale dei costi sostenuti dalle imprese regionali che hanno ottenuto l’Asse.Co., l’asseverazione di conformità dei contratti di lavoro, rilasciata dai Consulenti del Lavoro secondo le modalità indicate nel Protocollo d’intesa sottoscritto nel 2016 tra il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro. La Regione, infatti, ha stanziato 1 milione di euro per l’esercizio finanziario 2022 per sostenere la diffusione dell’asseverazione tra le imprese con sede legale o operativa in Emilia-Romagna, considerandola un valido strumento con cui «promuovere la cultura della legalità del lavoro e della responsabilità sociale dell’impresa, contrastare il lavoro sommerso, prevenire e promuovere il rispetto delle normative in materia di lavoro e di legislazione sociale, valorizzare il sistema economico e produttivo virtuoso». E ha poi individuato in Unioncamere il partener tecnico con cui gestire l’erogazione dei contributi. La somma stanziata per l’anno in corso sarà infatti consegnata ad Unioncamere e potrà essere utilizzata fino ad esaurimento importo anche negli anni successivi. Sarà lo stesso Ente a pubblicare i bandi sul sito istituzionale e fornire assistenza a coloro che vorranno accedere alle agevolazioni, presentando domanda sulla piattaforma dedicata. Nello schema di convenzione, allegato al provvedimento approvato dalla Giunta regionale, vengono inoltre fornite tutte le informazioni su criteri e modalità di gestione dei bandi, beneficiari e misura dei contributi. Una parte del contributo – si legge – è concesso nella misura del 25% dei costi dei diritti di segreteria calcolati in base al numero dei lavoratori impiegati nell’impresa; un’altra parte è concessa nella misura del 90%, e per un importo non superiore a 4 mila euro, dei costi del Consulente del Lavoro che ha gestito la pratica.

 

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