Ancora tempo fino a lunedì 5 agosto per pagare la prima rata della rottamazione-ter delle cartelle. Ad annunciarlo l’Agenzia delle Entrate-Riscossione nel comunicato stampa pubblicato il 1° agosto, nel quale riepiloga le modalità di pagamento per coloro che hanno aderito alla definizione agevolata e devono procedere con il primo pagamento previsto dal piano di rateizzazione scelto in fase di adesione. La possibilità di pagare con lieve ritardo e senza oneri aggiuntivi è infatti prevista dalla Legge n.136/2018 di conversione del decreto fiscale. Al 31 luglio, scadenza dei termini per l’adesione riaperti dal decreto crescita, sono pervenute oltre 2 milioni di domande di rottamazione-ter e saldo e stralcio.
Per il versamento - si spiega nella nota - si deve utilizzare il bollettino Rav con scadenza 31 luglio inviato nelle scorse settimane da Agenzia delle entrate-Riscossione insieme al piano complessivo dei pagamenti, che può anche essere richiesto in copia sul sito www.agenziaentrateriscossione.gov.it. Il mancato, insufficiente o tardivo pagamento della rata, oltre la tolleranza di cinque giorni prevista per legge, determina l’inefficacia della definizione agevolata, il debito non potrà essere più rateizzato e l’agente della riscossione dovrà riprendere, come previsto dalla legge, le azioni di recupero. L’Agenzia ricorda anche che, ai sensi del decreto crescita, le cartelle o avvisi già ammessi al pagamento agevolato non potevano essere nuovamente inseriti in una dichiarazione di adesione. Pertanto, per non perdere i benefici della pace fiscale, è necessario saldare la prima rata del piano dei pagamenti anche per eventuali debiti che, erroneamente, siano stati inseriti in una nuova domanda di adesione.
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