Il “Piano Nazionale Impresa 4.0” ha lo scopo di stimolare gli investimenti delle imprese per la formazione del personale nelle materie aventi a oggetto le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale, cioè le cosiddette “tecnologie abilitanti”. Il bonus, introdotto dalla legge di Bilancio 2018, consiste in un credito d’imposta calcolato sulle spese sostenute per la formazione del personale dipendente, finalizzata all’acquisizione di competenze riguardanti il settore delle tecnologie previste dal “Piano Nazionale Industria 4.0”. La legge di Bilancio 2020 ha prorogato il predetto beneficio al periodo d’imposta 2020. Possono accedere al citato credito d’imposta:
- tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabiliorganizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dall’attività economica esercitata (comprese la pesca, l’acquacoltura e la produzione di prodotti agricoli), dalla natura giuridica, dalle dimensioni, dal regime contabile e dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali;
- gli enti non commerciali che esercitano attività commerciale,riguardo al personale dipendente impiegato anche non esclusivamente in tali attività.
Il credito d’imposta non si applica alle “imprese in difficoltà” (Regolamento UE n.651/2014). Ne sono, invece,destinatarie tutte le imprese inregola con la normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e con il DUR). Sonoammissibili unicamente le attività di formazione finalizzate all’acquisizioneo al consolidamento, da parte del personale dipendente dell’impresa, dellecompetenze rilevanti per la realizzazione del processo di trasformazionetecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa4.0”.Fra gli ambiti tecnologici cui si applicano le agevolazioni, sono ricompresi:big data e analisi dei dati;cloud e fog computing;cyber security;sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA);robotica avanzata e collaborativa;interfaccia uomo macchina;manifattura additiva (o stampa tridimensionale);internet delle cose e delle macchine;integrazione digitale dei processi aziendali.Le attività formative dovranno essere svolte nei seguenti ambiti:vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione. Sono ammessi a partecipare alle attività formative i lavoratori dipendentititolari di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, atempo determinato e gli apprendisti. Fondazione studi dei Consulenti del lavoro ha pubblicato il 12 ottobre 2020 un approfondimento sul tema.