Come è cambiata la figura del Consulente del Lavoro negli ultimi anni? Da professionisti che gestiscono i rapporti di lavoro a coloro che si occupano anche della promozione diretta delle politiche attive del lavoro, favorendo l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. È quanto messo in risalto nel corso della puntata del "Il Posto Giusto", il programma di approfondimento sulle opportunità del mondo del lavoro, trasmessa domenica 25 marzo su Rai Tre.
A valorizzare nel corso della puntata le competenze acquisite dalla Categoria e in particolar modo il ruolo della Fondazione Lavoro, ente di Categoria accreditato allo svolgimento dei servizi per il lavoro su tutto il territorio nazionale per il tramite dei Consulenti Delegati, è Romano Benini esperto della Fondazione Studi. "La legge italiana prevede che il servizio pubblico possa anche essere gestito da sistemi privati accreditati o autorizzati e in questo caso anche da una specifica categoria professionale che è quella del Consulente del Lavoro che si occupa delle attivazioni al lavoro". Mentre il sistema pubblico, quindi, è caratterizzato dal servizio dei Centri per l’impiego, il sistema privato è quello offerto delle Agenzie per il lavoro. "Per chi cerca lavoro - ma molto spesso anche per le imprese - il servizio è gratuito: questo perché strumenti come l’assegno di ricollocazione e le misure di accompagnamento di Garanzia Giovani sono collegate con la remunerazione del risultato" spiega Benini.
Al termine dell’intervento viene mostrata la scheda che la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ha realizzato sul programma coordinato di Garanzia Giovani destinato ai Neet (giovani che non studiano,non lavorano) poiché è in fase di avvio la nuova procedura “intercettazione e attivazione di giovani Neet svantaggiati”, per motivare i giovani appartenenti a fasce economiche critiche ad aderire al programma attraverso un piano di azione personalizzato.
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