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Giovedì, 30 Novembre 2017 12:54

Durc bloccato dalla nuova rottamazione: un ritorno al passato

La nuova rottamazione delle cartelle esattoriali non prevede che chi presenta l'istanza deve essere considerato regolare ai fini del DURC. In occasione del 16° Forum Lavoro/Fiscale, durante il dialogo istituzionale tra Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro ed Inps, sono state chieste delucidazioni sulla posizione dell'Istituto.

La rottamazione così come disciplinato dal DL 148/2017 (in fase di conversione) blocca il procedimento del Durc da parte dell’Inps e dell’Inail e di conseguenza rende impossibile per le aziende, per via del mancato accordo tra la normativa fiscale e quella previdenziale, partecipare ad appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi. Un problema che era stato segnalato dal Consiglio Nazionale dell'Ordine ad Inps ed Equitalia già in passato. Segnalazioni che avevano poi portato alla modifica della stortura normativa segnalata dai Consulenti del Lavoro nel testo definitivo della c.d. Manovrina (Decreto legge 50/2017).

Ad intervenire al Forum Maria Rosaria Petrotta, Direzione Centrale Entrate Inps, che ha evidenziato come il quadro normativo introdotto dall'art. 1, co. 4 del decreto legge fiscale, considerato anche con riguardo al testo già approvato dal Senato, richiede di valutare se il rinvio letterale operato dall'art. 54 co. 1 del DL 50/2017 (disciplina degli effetti della "definizione agevolata" sul durc) all'art. 6 del DL 193 /2016 (disciplina della "definizione agevolata") consenta o meno di ritenere applicabile la moratoria di cui al citato art. 54 co. 1 anche alla nuova "definizione agevolata" (c.d. maxi rottamazione o rottamazione bis).

L'Inps è però  dell'avviso che una rigorosa lettura della norma determinerebbe, con l'attestazione dell'irregolarità, un’evidente disparità di trattamento tra i contribuenti che, sia pure sulla base di diverse fonti normative, accedono alla medesima misura agevolativa per la definizione dell'esposizione debitoria in gestione presso gli agenti della riscossione. Pertanto, l'Istituto ha sottoposto la questione ai ministeri vigilanti. In attesa dei chiarimenti richiesti, le sedi attesteranno l'irregolarità con riguardo alle partite debitorie comprese nelle nuove istanze di adesione alla definizione agevolata disciplinate nell'art. 1, co. 4  del DL 148/2017.

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Rassegna stampa: Italia Oggi 30.11 - Il Sole24Ore del 30.11