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Martedì, 25 Luglio 2017 07:48

Ddl Sacconi, Ordini incalzano per un compenso di base

Si avvicina il ritorno al compenso di base per le attività professionali. Un intervento ideato per fronteggiare il crollo dei redditi che sta investendo i lavoratori autonomi e garantire la qualità del servizio per la clientela. Nei giorni scorsi è iniziato il cammino parlamentare del disegno di legge sull'equo compenso,presentato in Commissione Lavoro del Senato da Maurizio Sacconi, primo firmatario, e che ha trovato il plauso del Comitato Unitario permanente di Ordini e Collegi Professionali, guidato da Marina Calderone

«L'obiettivo è assicurare che la prestazione professionale si veda riconoscere una retribuzione coerente con la qualità e la quantità del lavoro svolto», ha dichiarato su Affari & Finanza di Repubblica il Senatore Sacconi. «La dequalificazione professionale generata dalla competizione basata solo sul prezzo non corrisponde né agli interessi della clientela né a quello generale del Paese». La forte contrazione che i redditi dei lavoratori autonomi hanno avuto, complice anche la crisi finanziaria che ha investito il Paese, rappresenta un problema: da un lato si innescano meccanismi di concorrenza al ribasso, dall’altro, la qualità dei servizi offerti è inferiore a causa dei minori compensi.

Il Ddl n.2858in materia di equità del compenso e responsabilità professionale delle professioni regolamentate interviene per risolvere queste criticità essendo un intervento normativo «necessario e lungimirante» per la Presidente Calderone, per la quale è scorretto parlare di un ritorno di astratti regimi tariffari minimi di calmierazione, perché la misura «provvede a tutelare il principio del compenso proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro svolto, in coerenza con l'art. 36 della Costituzione».

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