Le misure finanziare rivolte alla crescita occupazionale giovanile introducono diverse novità per le imprese. Dal 1° gennaio 2017, infatti, sono attive tre tipologie di incentivi per promuovere l’occupazione giovanile: gli sgravi contributivi per le assunzioni al Sud,quelli per i giovani iscritti al programma “Youth Guarantee” e gli incentivi per chi assume studenti in alternanza.
La prima misura di agevolazioni fiscali coinvolge i datori di lavoro di otto regioni italiane (Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo, Molise e Sardegna) che assumono con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato professionalizzante giovani fino ai 24 anni disoccupati o giovani con più di 24 anni e senza impiego da almeno 6 mesi. L’incentivo consiste in uno sgravio contributivo fino ad un massimo di 8.060 euro l’anno per 1 anno per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017.
Il secondo incentivo si applica ai datori di lavoro di tutto il territorio nazionale ed è rivolto ai giovani fino ai 29 anni iscritti al programma Garanzia Giovani. Anche questa condizione prevede lo sgravio totale dei contributi previdenziali per il lavoratore assunto nel 2017 con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato.
Infine, l’ultima misura di incentivi coinvolge i datori che assumono con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato giovani che hanno già svolto presso lo stesso datore percorsi di alternanza scuola-lavoro, tirocini curriculari oppure un periodo di apprendistato duale. Lo sgravio totale dei contributi previdenziali, riconosciuto per questa situazione, prevede un tetto di 3.250 euro annui per un massimo di 36 mesi per le assunzioni effettuate entro il 2017.
Le tre novità introdotte quest’anno, quindi, cercano di dare un impulso all’occupazione e, come ha sottolineato il presidente dell' Anpal, Maurizio Del Conte, puntano su “obiettivi specifici” ovvero alle imprese del Sud, dove la disoccupazione è più alta, e ai giovani. “Ci siamo focalizzati su due segmenti deboli del mercato del lavoro – ha continuato Del Conte - in attesa del taglio strutturale del cuneo fiscale che scatterà il prossimo anno”.
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