Interessante e risolutiva la decisione n. 1315/2016 del TAR della Calabria (sezione di Reggio Calabria) che è intervenuta per revocare un appalto, assegnato peraltro con offerta congrua. A determinare la revoca infatti è stata il troppo ridotto costo del lavoro, calcolato al di sotto di qualsiasi minimale previsto dalla norma o dai Contratti. Il tutto anche in applicazione alla direttiva comunitaria 2014/24/UE, esplicitamente richiamata nel nuovo codice appalti, che prevede il rispetto dei diritti minimi quando riguardano interessi primari come quelli del lavoro e della retribuzione.
Questo pronunciamento dei giudici amministrativi calabresi è la prima vera pietra miliare nella lotta agli abusi e alle distorsioni del mercato del lavoro e della professione. Con l'azione sinergica di segnalazione da parte dei Consigli Provinciali e di vigilanza da parte del Ministero del Lavoro può trovare così soluzione anche il fenomeno di cooperative ed altri enti, operanti illecitamente nel settore degli appalti e della somministrazione.