///**/
Giovedì, 25 Luglio 2019 13:34

DSU precompilata: parere favorevole del Garante privacy

Arriva il via libera del Garante privacy sullo schema di decreto del Ministero del Lavoro che disciplina le modalità di attuazione della prima fase di applicazione della Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) ai fini Isee. La Dichiarazione precompilata è predisposta su richiesta del cittadino e utilizza le informazioni presenti nel Catasto, negli archivi dell'Inps e nell'Anagrafe tributaria comprensive delle informazioni sui saldi e le giacenze medie del patrimonio mobiliare dei componenti del nucleo familiare. Il dichiarante conserva comunque la possibilità di optare per la presentazione della dichiarazione non precompilata. Il modello dovrebbe essere predisposto a partire dal 1° settembre (con scadenza al 31 agosto di ogni anno), data a partire dalla quale famiglie e singoli cittadini interessati interessanti dovranno utilizzarlo per ottenere il riconoscimento di prestazioni sociali e agevolazioni. La nuova documentazione, grazie al riconoscimento del beneficio in automatico da parte dello Stato, dovrebbe semplificare l'accesso al reddito di cittadinanza per il quale, secondo gli ultimi dati forniti dall'Inps, al 15 luglio scorso erano state presentate 1.401.225 domande, di cui 895.220 accolte. Nel dare il via libera, l'Autorità ha ritenuto che nello schema siano state individuate, nel rispetto dei principi di privacy by design e by default, idonee garanzie per i diritti e le libertà degli interessati, anche perché la nuova disciplina sull'Isee ha accolto le indicazioni fornite dall'Ufficio del Garante nell'ambito dei contatti intercorsi con il Ministero.

I contributi - si legge nella nota diffusa dal Garante - hanno riguardato l'introduzione di misure e accorgimenti per limitare i rischi di accessi ai dati non autorizzati o di trattamenti non consentiti o non conformi. A tutela degli interessati lo schema prevede la necessità di una delega specifica che i componenti maggiorenni del nucleo familiare devono rilasciare al dichiarante per consentirgli l'accesso alla DSU precompilata. Altre garanzie riguardano i dati di riscontro da fornire all'Inps per accedere alla precompilazione dei dati dei rapporti finanziari e la riduzione al minimo delle informazioni da inserire nell'attestazione Isee nei casi di mancata dichiarazione di rapporti finanziari e di difformità dei valori mobiliari dichiarati. Sono previsti, inoltre, per i cittadini strumenti di controllo diretto sull'uso dei propri dati. Più in generale, in applicazione del Regolamento Ue, vengono disciplinate le modalità con cui tutti i cittadini, in ogni momento, possono inibire all'Inps e all'Agenzia delle Entrate l'utilizzo dei loro dati nell'ambito delle dichiarazioni Isee, arginando così le possibilità di accessi indebiti da parte di terzi non autorizzati. L'Autorità ha rinviato all'esame del successivo disciplinare tecnico, che definirà modalità di accesso alla DSU precompilata, meccanismi di delega, e verifica sulle misure di sicurezza dei dati, i controlli sull'efficacia delle garanzie a tutela dei diritti e delle libertà degli interessati.

Notizie correlate: RdC: ok del Garante Privacy alle regole per accesso ai dati - Reddito e pensione di cittadinanza: gestione istanze di rinuncia - Inps: rilascio simulatore RdC/PdC