Il Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Perugia prende le distanze dalle dichiarazioni del sindacato Filt Cgil sulla vicenda legata alla società di trasporti Gls Italy. Questa, infatti, in Umbria ha ceduto il marchio ad una società perugina che, a sua volta, ha appaltato i servizi di facchinaggio e consegna a un Consorzio, che assume lavoratori per circa un anno presso le proprie società controllate, in genere cooperative o srl, per poi licenziarli e farli riassumere da nuove cooperative. Un sistema di "sfruttamento perverso", che viene attribuito agli "studi di qualche Consulente del Lavoro", e che non consente ai lavoratori di aprire un contenzioso con i datori di lavoro.
Replicando alle dichiarazioni rilasciate dal dirigente sindacale Marco Bizzarri lo scorso 19 aprile, il Presidente del CPO di Perugia, Stefano Ansideri, interviene sulla testata online Umbria24.it per rimarcare la necessita di “dare il giusto rilievo ad una professione intellettuale, quale quella del Consulente del Lavoro,” accusata ingiustamente di contribuire allo sfruttamento del lavoro dimenticando che “la volontà e responsabilità degli atti - sottolinea Ansideri - è e rimane in capo all’imprenditore”. “Mi piace ricordare e confermare, invece, - evidenzia ancora Ansideri - il ruolo di terzietà proprio del Consulente del Lavoro, attestato dalla normativa cogente, la quale attribuisce alla sola propria Categoria la possibilità di certificazione dei contratti e lo svolgimento di attività di conciliazione ed arbitrato attraverso apposita Commissione instituita all’interno dei Consigli Provinciali, oltre all’importante Asseverazione Contributiva (Asse.Co.), per la quale le Aziende assistite possono ‘ricevere il Bollino’ per il rispetto complessivo delle normative in materia di Lavoro, previdenziale ed Assicurativa. I Consulenti del Lavoro - aggiunge - sono gli unici professionisti autorizzati ad operare nel Mercato del Lavoro quali intermediari attraverso la Fondazione Consulenti per il Lavoro, in seno al Consiglio Nazionale dell’Ordine”.
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