In aumento l’evasione contributiva e le irregolarità nelle imprese. È quanto emerge dal Rapporto annuale dell’attività di vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale 2018 dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, Inps e Inail, presentato lo scorso 18 aprile. Dai controlli effettuati dall'Ispettorato su 144.163 imprese è emerso che oltre due aziende su tre sono irregolari. I contributi e premi evasi recuperati sono pari a 1.356.180.092 euro, cifra superiore del 23% rispetto al dato rilevato nel 2017. Nelle aziende ispezionate, 116.846 accertamenti hanno riguardato controlli in ambito lavorativo, 14.726 in ambito previdenziale e 12.591 la vigilanza assicurativa. Irregolari 98.255 imprese: oltre due su tre, con un tasso di irregolarità del 70% (+ 5% rispetto al 2017). La maggior parte delle irregolarità accertate (39.082) sono state riscontrate nel Terziario.
Su 162.932 lavoratori irregolari 42.306 sonorisultati totalmente in nero (26%). La maggiore incidenza del fenomeno si registra in Campania (5.502 sanzioni), Puglia (3.536 sanzioni) e Lombarda (3.066 sanzioni) e, in riferimento ai settori merceologici, nei servizi di alloggio e ristorazione, commercio ed edilizia. Per quel che riguarda il caporalato sono state effettuate 7.160 ispezioni, con un tasso di irregolarità registrato di circa il 54,79%, superiore di oltre 4 punti percentuali rispetto al 2017 (50%). Mentre sui controlli nel settore delle cooperative, su un totale di 3.311cooperative ispezionate, ne sono risultate irregolari 1.986 (circa il 60%). Sono stati recuperati contributi e premi evasi per un importo imponibile accertato pari a 61.180.914,23€,i n aumento di circa il 15%rispetto al 2017 (53.294.927,33€).
Sui contratti flessibili, a seguito dell’accertamento sono stati riqualificati 5.475 rapporti di lavoro, prevalentemente concentrati del settore di sanità e assistenza sociale, dove si riscontra anche il 40% di illeciti in materia di lavoro occasionale ai sensi della L. n. 96/2017. Le irregolarità in materia di decentramento produttivo (appalto, distacco o somministrazione) hanno riguardato complessivamente 10.877 lavoratori coinvolti in forme di esternalizzazione fittizia, soprattutto nel settore di trasporto e magazzinaggio e nella Regione Emilia-Romagna.
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