La Fondazione Consulenti per il Lavoro minaccia di ricorrere al TAR contro la delibera della Regione siciliana sui nuovi criteri di selezione nel sistema di accreditamento. Ad evidenziare i motivi il Presidente della Fondazione Vincenzo Silvestri: nel recepire i contenuti del decreto ministeriale che uniforma i criteri su tutto il territorio nazionale, la Regione “introduce due ulteriori requisiti. Il primo è quello del fatturato dell'agenzia, che per il 30% non deve derivare da finanziamenti pubblici; il secondo, che tra i dipendenti dell'agenzia almeno uno debba possedere i requisiti di cui all' elenco della legge regionale n. 8/16, cioè gli 'ex sportellisti'”. Requisiti che di fatto escludono tutte le agenzie private per il lavoro oltre che gli enti siciliani per la formazione. Eppure nel 2018 la Giunta aveva auspicato che il processo andasse verso una maggiore integrazione pubblico-privato per avere più efficienza e trasparenza
“Il primo elemento – spiega Silvestri - fa uscire dal circuito tutti gli enti di formazione che operano anche nel mercato del lavoro siciliano, ma che non hanno attività con i privati e il cui fatturato deriva solo dalla Regione. "Solo le grandi agenzie - continua -, che gestiscono anche la somministrazione, potranno rientrare nel requisito. Ma non credo che siano interessate alla Sicilia". È un requisito introdotto in violazione del decreto ministeriale, il quale permette alle Regioni di inserire requisiti ulteriori, ma dentro una cornice precisa”.
Per quanto riguarda, invece, l’assunzione degli ex sportellisti, “il criterio è scritto in linguaggio giuridico opaco” ma “chi lo dice che far parte di questo elenco – si chiede Silvestri - presume la competenza e professionalità necessaria per operare in questo settore? Si può imporre per legge l'assunzione a un privato?”.
In conclusione "se la politica non rimedierà, non vedo alternative al ricorso al TAR".
Leggi l’articolo de La Sicilia del 15 febbraio 2019
Notizie correlate: RdC: "navigator" al test del mercato del lavoro - Reddito di cittadinanza, necessaria la rete con i Consulenti del Lavoro - AdR Naspi cede il passo al reddito di cittadinanza