A ridosso dell’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica, il prossimo 1° gennaio 2019, aziende e professionisti intermediari sono ancora senza certezze, soprattutto dopo i rilievi del Garante per la privacy sul Sistema di Interscambio messo a punto dall’Agenzia delle Entrate, con il rischio che in assenza di adeguate modifiche, la semplificazione si trasformi in un ulteriore aggravio di costi. A sottolinearlo la Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Marina Calderone, sulle pagine de “Il Corriere della Sera”.
“In questo momento - spiega la Presidente Calderone - il dilemma è se dover subire le sanzioni per il mancato rispetto della normativa sulla fatturazione elettronica ovvero per quella sulla tutela dei dati sensibili. Per non parlare delle diverse velocità di connessione alla rete Internet esistenti nel Paese”. È, dunque, necessario che nella conversione in legge del decreto fiscale, attualmente in esame in Parlamento, venga prevista “la non applicazione delle sanzioni, perlomeno per il 2019 per dare il via a un lungo periodo di rodaggio”, sottolinea la Presidente.
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