L’equo compenso arriva anche in Sicilia grazie alla deliberazione 301 del 28 agosto 2018. La giunta regionale siciliana ha, infatti, approvato un "atto di indirizzo per gli Assessorati regionali e gli Enti sottoposti a vigilanza e/o controllo in materia di acquisizione dei servizi professionali ed equo compenso”. Un provvedimento che fissa una serie di criteri da adottare per garantire tutela ai compensi professionali per le attività svolte nei confronti degli enti regionali.
I compensi - si legge nella delibera - sono "determinati nel rispetto della legge n. 172/2017 che fa riferimento, per la valutazione dell’equità del compenso pattuita, ai parametri ministeriali fissati per le diverse categorie professionali". In particolar modo, per i Consulenti del Lavoro, dalle regole dettate dal decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 46/2013 e approfondite dalla circolare del Consiglio Nazionale n. 1106/2014.
È esclusa, invece, la fissazione di criteri di valutazione delle offerte potenzialmente idonee ad alterare l’equilibrio tra le prestazione professionali da effettuare e il compenso stabilito. La nuova disposizione, infine, stabilisce che nella predisposizione del contratto va evitato l’inserimento di clausole vessatorie.
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