Una guida sulla certificazione telematica e sulle visite mediche di controllo per lavoratori privati e pubblici: l'Inps risponde così alle domande più frequenti dei dipendenti indicando loro i passi da seguire quando, causa malattia, sono impossibilitati a recarsi a lavoro. L'Istituto ricorda che la prima cosa da fare è contattare il proprio medico curante che ha il compito di redigere e trasmettere il certificato in via telematica all’Inps. Certificato e attestato cartacei sono accettati solo quando non sia tecnicamente possibile la trasmissione telematica. Al lavoratore, invece, il compito di prendere nota del numero di protocollo del certificato, di controllare l’esattezza dei dati anagrafici e dell’indirizzo di reperibilità per la visita medica inseriti. L’Inps, sulla base della normativa vigente, riconosce la prestazione di malattia, ai lavoratori assicurati per la specifica tutela previdenziale, soltanto dal giorno di rilascio del certificato. Il medico per legge non può giustificare giorni di assenza precedenti alla visita.
Nella guida l'Istituto ricorda, le fasce orarie di reperibilità per i lavoratori del settore privato e pubblico che possono essere disposte d’ufficio dall’Istituto o su richiesta dei datori di lavoro per i propri dipendenti. In particolare, i lavoratori privati sono tenuti a essere reperibili nelle fasce 10-12 e 17-19. I lavoratori pubblici, invece, nelle fasce 9-13 e 15-18. Ma non solo, tutte le informazioni su cosa si deve fare in caso di cicli di cura ricorrenti per patologie di natura specialistica che comportano incapacità al lavoro, su cosa succede se il lavoratore è trovato assente a visita medica di controllo domiciliare e su come variare l'indirizzo di reperibilità e il periodo di malattia.
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