Le modifiche al contratto a tempo determinato contenute nel "Decreto dignità" rappresentano un ritorno al passato secondo l'Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro di Treviso. Per la Presidente Antonietta Giacomin "anziché dare alle imprese la possibilità di incrementare l’occupazione, si ritorna al passato, con un notevole irrigidimento del rapporto di lavoro". "Risulta incomprensibile - si legge in un commento rilasciato alla stampa locale - come si cerchi di contrastare la precarietà del lavoro con un notevole appesantimento del contratto a tempo determinato".
Fra i punti più critici anche la reintroduzione della causale che "alimenterà nuovo contenzioso - secondo la Giacomin - di molto ridimensionato negli ultimi anni". "Anziché andare nella direzione della semplificazione - ha aggiunto - in questo caso si appesantisce un contratto che, con il Jobs Act, proprio con il fine di creare occupazione, era stato notevolmente alleggerito". "Le aziende probabilmente opteranno per la stipulazione di contratti di durata massima di 12 mesi con conseguente ulteriore precarietà, senza contare che molti dei contratti in scadenza non verranno più rinnovati", ha precisato.
Il Gazzettino di Treviso del 14.07.2018
La Tribuna di Treviso del 17.07.2018
Notizie correlate: Decreto Dignità, le modifiche possibili - Il Decreto Dignità risolve la precarietà - Guida all'applicazione del Decreto Dignità