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Giovedì, 27 Aprile 2017 10:54

9° Congresso Consulenti del Lavoro

Al via a Napoli il 9° Congresso Consulenti del Lavoro

Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Ha preso il via questa mattina a Napoli, la 9° edizione del congresso nazionale dei consulenti del lavoro, dal titolo 'I nuovi scenari della professione tra opportunità e regole'. Una 'tre giorni' che si terrà al Teatro Augusteo, in cui si rifletterà sulle funzioni e sulle riserve di legge acquisite dalla categoria in questi anni, sulla consapevolezza del ruolo sociale e della centralità della sua azione nel mondo del lavoro e nella società.

GLI ATTI DEL CONGRESSO

LA GALLERIA FOTOGRAFICA - COMUNICATI STAMPA - DICONO DI NOI - GUARDA IL VIDEO


CAMPANIA: CONSULENTI LAVORO, BOOM OCCUPATI NEL 2016

Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Boom di occupati in Campania nel 2016. E' quanto emerge dal rapporto 'Le dinamiche del mercato del lavoro in Campania', realizzato dall'Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, e diffuso oggi a Napoli in occasione della prima giornata del congresso nazionale di categoria. Secondo il rapporto, infatti, nella regione si sono raggiunti 1,6 milioni di occupati, dato più alto fatto registrare dal 2009 ad oggi. 

I livelli pre-crisi sono a portata di mano, in quanto mancano all'appello 42 mila occupati per raggiungere i livelli del 2008 e altrettanti per eguagliare il livello del 2007.

Negli ultimi due anni, caratterizzati dal Jobs act, si è registrato, spiegano i consulenti del lavoro, l'aumento di 68mila occupati.

CAMPANIA: CONSULENTI LAVORO, TERZA REGIONE PER NUMERO OCCUPATI LAUREATI

Al primo posto per numero di occupati laureati in regione di residenza diversa da quella di iscrizione a corso laurea.

Napoli, 27 mar. (Adnkronos/Labitalia) - In termini assoluti la Campania è al terzo posto, nella classifica delle regioni italiane, per numero di laureati e per numero di occupati laureati, ma al primo posto per numero di occupati laureati in una regione di residenza diversa da quella di iscrizione al corso di laurea. Se si analizza il luogo di lavoro dei laureati campani, infatti, emerge che il 23% trova lavoro fuori regione di residenza. 

E' quanto emerge dal report 'Le dinamiche del mercato del lavoro in Campania, realizzato dall'osservatorio statistico dei consulenti del lavoro e presentato oggi a Napoli nel corso della prima giornata del 9° congresso nazionale di categoria (fino al 29 aprile presso il Teatro Augusteo). La prima regione di destinazione in termini di attrattività per i laureati campani, vista anche la vicinanza territoriale, è il Lazio (7%), al secondo posto troviamo la Lombardia (6%) e al terzo posto con il 3% troviamo nazioni estere che nel 2015 hanno offerto una occupazione a circa 850 laureati campani.

La rilevazione dell'osservatorio parte dall'analisi demografica per valutare le leve generazionali che si affacceranno sul mercato del lavoro. In particolare la Campania è il bacino nazionale più ricco di futuri lavoratori. L'indice di vecchiaia (rapporto tra anziani e giovanissimi) ottiene non a caso nel 2016 i valori più bassi in Campania. Nel 2016 la provincia con l'indice di vecchia più basso è Napoli (104) seguita da Caserta (105,9), le due province campane distaccano di 15 punti la provincia di Bolzano (119,9) che occupa la terza posizione, mentre quella con l'indice di vecchia più elevata è Trieste (254,4).

La provincia di Salerno occupa la 14esima posizione (141,7) mentre le altre due province di Avellino e Benevento sono rispettivamente al 42esimo e al 57esimo posto, con valori più alti di quello nazionale. Fra le ultime 10 posizioni troviamo, invece, le quattro province liguri. La grande disponibilità di giovani generazioni nella regione Campania, si traduce in parte anche in una alta quota di capitale umano altamente qualificato che può rispondere alle esigenze produttive e di sviluppo innovativo dell'economia italiana. I dati disponibili sull'inserimento occupazionale dei laureati vengono rilasciati da Istat ogni quattro anni. L'ultima indagine realizzata riguarda i laureati del 2011 osservati a tre anni di distanza dalla data di laurea. Da questi dati la Campania con 32.180 laureati risulta essere il terzo bacino di laureati, a poche migliaia di distanza dal Lazio che occupa il secondo posto (32.326) e grande distanza dalla Sicilia che con 23.871 laureati occupa la quarta posizione. In testa alla classifica troviamo la Lombardia con 43.121 laureati ma con una popolazione complessiva quasi doppia rispetto sia alla Campania che alla regione Lazio.

In conseguenza dell'alto numero di laureati, la regione Campania occupa anche il terzo posto per numero di laureati che hanno trovato lavoro a tre anni dalla laurea (22.008). In termini percentuali, tuttavia, si tratta solo dei 2/3 della popolazione laureata (68,4%), mentre il 78% gli iscritti residenti nella regione Lazio risultano occupati dopo tre anni e l'88% dei lombardi. Le difficoltà di inserimento occupazionale comporta che 7.546 laureati campani hanno trovato lavoro in un'altra regione.

I consulenti del lavoro continueranno ad analizzare le dinamiche occupazionali del Paese anche nel corso della seconda giornata del loro 9° congresso nazionale.

Venerdì 28 aprile, dopo il saluto di apertura del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti e la lectio magistralis del prof. Giovanni Flick su 'Lavoro e Costituzione', sarà presentata l'indagine 'Crescita e consolidamento nel futuro dei consulenti del lavoro', realizzata dal Censis per conto dell'Enpacl con il patrocinio del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del Lavoro.

Parteciperanno ai lavori anche i direttori delle due neonate Agenzie del Ministero del Lavoro, Paolo Pennesi (Inl) e Maurizio Del Conte (Anpal).

Sabato 29 aprile, invece, alle ore 11:30, sarà presentato il rapporto nazionale 'Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province italiane', realizzato dall'osservatorio statistico dei consulenti del lavoro.

CAMPANIA: CONSULENTI DEL LAVORO, -47% ORE CASSA INTEGRAZIONE AUTORIZZATE DAL 2012 AL 2016
Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Il volume totale di ore di cassa integrazione autorizzate in Campania si riduce del 47% dal 2012 al 2016, passando da 63 a 33 milioni di ore. E' quanto emerge dal rapporto 'Le dinamiche del mercato del lavoro in Campania', realizzato dall'osservatorio statistico dei consulenti del lavoro e presentato oggi a Napoli in occasione dell'apertura del congresso nazionale di categoria al Teatro Augusteo.

L'andamento nel periodo evidenzia una crescita delle ore autorizzate di cassa integrazione fino al 2014 (nel biennio 2013-14 il volume di ore autorizzate supera sempre i 60 milioni). Negli ultimi anni si osserva una forte riduzione: nel 2015 sono 34,4 milioni le ore autorizzate (-50,8% sul 2014) che si contraggono ulteriormente nel 2016 fino a 33,1 milioni (-1,3 milioni di ore, pari -3,6% rispetto al 2015). Nel 2016 la contrazione è dovuta principalmente alla riduzione del ricorso alla cassa ordinaria (- 3 milioni di ore) mentre la cassa integrazione straordinaria, che segnala i fenomeni di crisi più gravi, aumenta sensibilmente (+ 7,6 milioni di ore).

L'aumento del 40,2% delle ore di cassa integrazione straordinaria è determinato dal settore dell'industria meccanica che ha fatto segnare un aumento del 112% passando da 8 a 17 milioni di ore (quasi due terzi del totale di ore). Tutti gli altri settori industriali fanno segnare una diminuzione generalizzata delle ore di cigs ad eccezione del calzaturiero che aumenta del 23% arrivando a circa 500 mila ore (1,9% del totale 2016).

(Adnkronos/Labitalia) - Il comparto del commercio rappresenta l'8,6% del totale delle ore autorizzate e risulta stazionario, facendo segnare un lieve aumento di 1,8 punti percentuali. Il settore edile mostra un aumento significativo (+18,2%) pari a 66 mila ore, sebbene rappresenti solo l'1,6%, del totale delle ore di cigs autorizzate nel 2016. L'osservazione degli andamenti settoriali per provincia ci permette di individuare le aree di maggiore crisi nei singoli territori regionali. A Napoli si registra un aumento generale di 3 milioni di ore di cigs (+27,1%). Il settore industriale replica la fotografia regionale in quanto conferma un aumento delle ore di cigs in generale (+ 27,1%), determinato dal raddoppio delle ore dell'industria meccanica. In provincia di Napoli il settore commercio riduce del 40% le ore autorizzate per la sospensione del personale.

A Caserta, spiegano i consulenti del lavoro si registra un aumento generale di 1,7 milioni di ore di cigs (+54,3%). Le ore di cigs del commercio raggiungono il 16,3% del totale provinciale, aumentando di oltre 2,5 volte il loro volume (da 221 a 801 mila).

Il settore industriale risente non solo dell'aumento delle ore dell'industria meccanica (+87%) ma anche del fortissimo aumento delle ore del settore pelli, cuoio e calzaturiero che passano da 25 mila a 138 mila e del settore tessile, da 37 a 84 mila. Avellino si distingue come provincia più critica dell'intera regione. Il totale delle ore autorizzate nel 2016 arriva a 4,2 milioni con un incremento del 346,6%.

La crisi del settore industriale è generalizzato:

il 77,8% del totale delle ore è dovuto al settore dell'industria meccanica che passa da 500 mila a 3,2 milioni di ore;
il settore delle installazioni di impianti per l'edilizia passa da 10 mila a 193 mila aumentando di quasi 20 volte;
anche l'industria alimentare contribuisce all'emergenza industriale avellinese quadruplicando le ore rispetto al 2015.

Completa il quadro un aumento delle ore del 27% nel settore commercio.

Salerno e Benevento sono le due province in cui il volume di ore di cigs cala rispettivamente del 14% e dell'11,7%. Anche in questo caso a determinare la performance provinciale è il settore industriale. Non mancano tuttavia dei campanelli di allarme. In particolare nel beneventano il settore commercio rappresenta nel 2016 il 15,6% di tutte le ore autorizzate con un incremento da 16 mila a 133 mila.

Analoga criticità si riscontra per il settore edile nella provincia di Salerno che passa da 30 a 100 mila ore.

CALDERONE, CONSULENTI LAVORO IN CRESCITA, ASSISTONO 1,5 MLN AZIENDE

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250mila in più dal 2011, sempre dentro le regole nonostante crisi

Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "A fronte di una crisi che certamente ha cambiato il volto della nostra società comunque la nostra categoria è diventata ancora di più un punto di riferimento per le piccole e medie imprese italiane. Nel 2011 noi assistevamo un milione e 250 mila pmi e oggi assistiamo, secondo i dati Inps, un milione e mezzo di aziende". Così Marina Calderone, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro ha aperto il nono congresso nazionale dei professionisti che si terrà per tre giorni a Napoli.

"Vuol dire -ha continuato- che siamo cresciuti, che è cresciuta la consapevolezza che l'azienda ha bisogno di una categoria professionale che sappia prenderla per mano ed accompagnarla nelle esigenze di cambiamento".

"I consulenti del lavoro -ha spiegato- sono dei professionisti al servizio delle imprese, al servizio dei lavoratori ma soprattutto al servizio delle regole".

Un percorso, ha continuato Calderone "che si è mosso sempre nella legalità, e il nostro impegno deve andare nell'applicazione delle regole a fianco delle imprese, contribuendo alla loro crescita".

E i consulenti saranno sempre pronti "a denunciare, come abbiamo già atto con esiti positivi, quanti si presentano alle imprese promettendo tagli al costo del lavoro, puntando a gabbare le regole".

"E da Napoli e dalla Campania -ha concluso Calderone- è importante che parta un percorso che porti la nostra professione a diventare sempre più il punto di riferimento del mondo professionale italiano".
 

DE MAGISTRIS, CONSULENTI LAVORO CENTRALI PER ECONOMIA

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Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Il vostro ruolo è fondamentale perché quando l'economia si rimette in moto c'è bisogno dei professionisti autonomi. E autonomia e indipendenza sono valori fondamentali dei professionisti". Così il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha salutato dal palco del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro i professionisti che hanno scelta la città partenopea per questo appuntamento.

Secondo De Magistris "per la ripresa economica c'è bisogno di capitale umano e lavoro. E io devo ringraziare -ha concluso- i professionisti napoletani perché hanno contribuito con noi al riscatto della società napoletana in questi anni".

 

CONSULENTI LAVORO, ETICA E REGOLE CENTRALI PER SVILUPPO Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - L'etica e le regole del mercato del lavoro centrali per sostenere la ripresa economica nel Paese e in Campania. Questo uno dei temi che è stato al centro della prima giornata del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli. Nel corso della mattinata è stato anche presentato un report sull'andamento dell'occupazione nella regione realizzato dall'osservatorio statistico de consulenti del lavoro.

Dati positivi che fanno ben sperare secondo Sonia Palmeri, assessore al Lavoro della Regione Campania: "In 18 mesi -ha spiegato- abbiamo avuto 18mila assunzioni. È un percorso soddisfacente che stiamo sostenendo con le politiche attive, con Garanzia Giovani e con nostri specifici programmi".

E in questo percorso secondo Palmeri i consulenti del lavoro "sono fondamentali perché essi sono sempre più baluardo di competenze e legalità".

E per il sindacato, con il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati "è centrale la legalità nel mondo del lavoro, quando ci sono dei comportamenti non lineari vanno subito denunciati senza mezze misure". E per Francesco Duraccio, vice presidente della Fondazione consulenti per il lavoro "nel lavoro non ci si può basare solo sulle politiche passive ma si deve puntare su quelle attive. Nella vicenda Almaviva ad esempio a Napoli Anpal, Regione e Mise hanno messo in campo l'assegno di ricollocazione che è uno strumento di riqualificazione per il lavoratore".

Etica e concorrenza: espressioni inconciliabili?

Etica e concorrenza rappresentano due espressioni conciliabili se i soggetti che operano sul mercato in concorrenza rispettano le regole. 

I Consulenti del Lavoro perseguono il lavoro etico e sono tenuti al rispetto del codice deontologico. A volte, però, devono confrontarsi con soggetti che non fanno del rispetto delle regole la loro mission e che con il loro operato possono dar luogo ad esempi di abusivismo professionale. Il contrasto all'esercizio abusivo della professione è uno dei cavalli di battaglia di questo Consiglio nazionale, che più volte ha sollecitato gli iscritti a segnalare i casi emblematici ai Consigli provinciali di appartenenza per far emergere le irregolarità, verificarle e segnalarle alle autorità competenti. 

Questi temi sono stati affrontati al 9° Congresso nazionale dei Consulenti del Lavoro dai Consiglieri nazionali, Luca De Compadri e Francesco Sette, e dal Capo dell'Ispettorato territoriale del Lavoro di Napoli, Giuseppe Cantisano. - Guarda le slides
 

CONSULENTI, SICUREZZA SUL LAVORO NUOVA 'FRONTIERA'
Per opportunità professionali e reddituali

Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - La sicurezza sul lavoro nuova 'frontiera', professionale e reddituale, per i consulenti del lavoro. E' uno dei temi emersi nel corso della prima giornata della nona edizione del Congresso nazionale dei Consulenti del Lavoro. 
L'Enpacl (Ente di previdenza dei consulenti del lavoro) ha infatti finanziato nei mesi scorsi un corso di formazione, riservato agli iscritti, sul tema della sicurezza sul lavoro. Dei 114 vincitori della borsa di studio per il corso oltre la metà, spiegano i consulenti, ha già iniziato a fatturare servizi di consulenza sul tema della sicurezza sul lavoro, con preventivi per 200mila euro, e quindi, spiegano i consulenti, con ''nuove opportunità di reddito e anche di contribuzione per Enpacl''. E Matteo Robustelli, presidente della Fondazione Universolavoro ha sottolineato che ''dal mese di luglio scorso ad oggi 218mila nostri colleghi si sono collegati alla nostra piattaforma on line, e 7.300 hanno voluto approfondire il tema della sicurezza sul lavoro''.

DE LUCA, FESTIVAL LAVORO 28-30 SETTEMBRE A TORINO

Guarda l'intervista

Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - ''Quest'anno organizzeremo il Festival del lavoro a Torino, probabilmente al Lingotto, dal 28 al 30 settembre. Abbiamo fatto questa scelta perché sempre a Torino il 29 settembre si aprirà il G7 Lavoro. E per questo motivo cercheremo di dare un 'taglio' ancora più importante al nostro evento''. E' quanto ha annunciato Rosario De Luca, presidente della Fondazione studi dei Consulenti del Lavoro, nel corso della nona edizione del congresso nazionale dei professionisti in corso a Napoli.

PREVIDENZA: VISPARELLI (ENPACL), SODDISFATTI PER BILANCIO 2016
Il presidente commenta i risultati raggiunti.

Napoli, 27 apr. (Adnkronos/Labitalia) - ''Siamo soddisfatti per l'approvazione del bilancio 2016, è in linea con i nostri obiettivi, ed è stato approvato all'unanimità. E in particolare abbiamo registrato una gestione finanziaria con un attivo di 18 milioni di euro''. Così Alessandro Visparelli, presidente dell'Enpacl, ha parlato, nel corso del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro, del bilancio dell'ente di previdenza dei professionisti approvato oggi.

Visparelli ha parlato anche delle attività messe in campo dalla Cassa per la categoria. ''La nostra principale mission è pagare le pensioni. Il 5% del contributo integrativo è destinato all'assistenza sanitaria integrativa e il 3% al sostegno e allo sviluppo della categoria, mentre il 75% è destinato ai monti pensionistici''. Per Visparelli ''c'è margine per migliorare le attività di assistenza e sviluppo''.

 

VOUCHER: POLETTI, IMPEGNO GOVERNO A INTERVENIRE, SERVONO NUOVE REGOLE

Il video in web tv

Il testo integrale del videomessaggio

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - ''Voglio ribadirvi l'impegno del governo a intervenire sul piano normativo sul versante del lavoro occasionale, naturalmente tenendo conto della situazione diversa che c'è tra le imprese e le famiglie e, quindi, così come abbiamo fatto su tutte le altre materie, anche su questo tema vi chiediamo di essere disponibili ad un confronto. Pronti a valutare insieme come affrontare questo tema per fronteggiare una situazione che necessita, io credo, di una nuova regolazione''. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di un video messaggio inviato al nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro in corso a Napoli, è intervenuto sul tema dei voucher.

''E' un impegno che abbiamo assunto -ha concluso Poletti - e che abbiamo intenzione di mantenere. Detto questo io vi faccio tutti i miei migliori auguri per il vostro lavoro e continuo a ribadirvi la disponibilità del ministero del lavoro ad una piena collaborazione''.

''Sta andando a regime il tema dell'alternanza scuola-lavoro. Noi abbiamo bisogno che questo che è un grande cambiamento nel nostro Paese, una strumentazione nuova per i giovani, e per le imprese, trovi nella vostra azione un protagonismo importante , proprio perché ha la possibilità di realizzare un buon risultato solo se tutti i protagonisti sono in campo e se tutti si fanno carico di una parte della responsabilità di realizzazione di questo impegno''. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, in un video messaggio inviato ai consulenti del lavoro nel corso del nono congresso nazionale di categoria dei professionisti in corso a Napoli. ''Noi sappiamo bene -ha continuato- quanto sia importante il vostro ruolo, il peso che siete in grado di esercitare positivamente nella relazione con le tante imprese, soprattutto con le medie che fondano una parte importante della loro azione sulla collaborazione professionale con voi. Quindi, da questo punto di vista -ha concluso- siete un punto di collegamento e di connessione molto importante''. ''Abbiamo in Parlamento una legge sul lavoro autonomo che deve essere approvata. Io mi auguro che accada nei prossimi giorni. Ha una grande importanza perché coglie la centralità del lavoro professionale, cerca di costruire la condizione migliore in termini di tutele in termini di possibilità, produce e afferma una volontà di relazione positiva tra le pubbliche amministrazioni, le istituzioni e le professioni''. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, nel corso di un video messaggio inviato al nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro in corso a Napoli.

''Io credo, quindi, che questa -ha continuato Poletti- sia un po' la strada sulla quale dobbiamo continuare a camminare cercando di sviluppare sempre nuove collaborazioni. L'abbiamo fatto anche con una serie di altri provvedimenti che hanno, appunto, sempre puntato alla possibilità di costruire una collaborazione attiva che vale sul piano della discussione, quando predisponiamo dei provvedimenti, ma che vale sul piano della gestione quando questi provvedimenti poi vanno ad impattare direttamente l'attività delle imprese''.

Poletti ha sottolineato i risultati raggiunti nel corso degli anni sui temi del lavoro. ''Sono stati anni importanti, abbiamo approvato regole nuove, abbiamo cambiato molto -ha continuato- lo scenario della regolazione del lavoro e io credo di dover dire che i buoni risultati che abbiamo ottenuto sono da un certo punto di vista, certo e naturalmente, in capo al Parlamento che ha approvato queste leggi, ma dall'altra parte sono frutto della collaborazione che nel Paese siamo stati in condizioni di realizzare, con voi naturalmente in primo luogo''. ''Ma questo lavoro -ha concluso- è un lavoro che non è mai completato, continuiamo a proseguire su questa strada, noi dobbiamo completare il Jobs Act in particolare per tutte le tematiche delle politiche attive perché abbiano bisogno di costruire strumenti diffusi nel territorio, capaci di intercettare i problemi, di gestire dinamicamente le situazioni che si vanno producendo''.

FLICK, CONSULENTI CENTRALI PER LEGALITA' LAVORO

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"Per rileggere e per riscrivere la Costituzione occorre ricordare alcuni principi e valori fondamentali regolatori della convivenza civile che sono presenti in essa. Tra loro assume un particolare rilievo lo strettissimo nesso che unisce "in matrimonio” due pilastri della nostra vita democratica: la dignità ed il lavoro. Quest’ultimo altrimenti diverrebbe lavoro forzato e schiavitù; non c’è, non ci può essere lavoro senza dignità né dignità senza lavoro". Così il Presidente emerito della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick intervenendo al 9° Congresso nazionale dei Consulenti del Lavoro sul tema "Lavoro, dignità e Costituzione". 

Secondo il Presidente Flick è necessario cogliere il significato della dignità e del lavoro come inseriti nella Costituzione. La dignità costituisce un concetto filosofico astratto, che rischia di restare tale o di trasformarsi in una specie di ordinanza di polizia o in un manuale di educazione: troppi soggetti smettono di essere dignitosi per diventare o restare dignitari. Ma la dignità nella Costituzione rappresenta al tempo stesso un concetto estremamente concreto e riguarda la pari dignità sociale: quella del disoccupato, del migrante, del detenuto, dell’anziano, del malato, del bambino; la dignità di tutti quei soggetti per i quali la Costituzione pone un traguardo di parità sociale, che si realizza soprattutto attraverso il lavoro. "Il lavoro è la chiave essenziale per aprire le porte della Costituzione alla dignità della persona", sostiene Flick."Il lavoro è una chiave che va tenuta 'lucida', adeguata alla realtà dei tempi e in questo è centrale il vostro ruolo - sottolinea rivolgendosi ai Consulenti del lavoro - perché potere dare il vostro contributo a tutela della legalità".

CALDERONE A CONSULENTI, VALORIZZARE COMPETENZE ACQUISITE NEGLI ANNI Necessario cambiare mentalità e riorganizzare studi

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "La nostra categoria ha grandi potenzialità ancora da esprimere, dobbiamo imparare a valorizzare al meglio tutte le competenze e le riserve di legge acquisite nel corso di questi anni e che le altre categorie vorrebbero avere. E' necessario cambiare mentalità e anche l'organizzazione degli studi''. Così la presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Marina Calderone, si è rivolta ai colleghi dal palco del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli.

Secondo Calderone ''le politiche attive, il welfare, l'Asse.Co. rappresentano potenziali di crescita per la categoria che devono essere seguite con più forza da tutti noi''. Calderone, sottolineando l'attività del consiglio nazionale, ha auspicato per la categoria ''una piattaforma con un software paghe unificante per poi arrivare a una piattaforma integrata con cui potere offrire una consulenza globale alle imprese''.

Calderone ha sottolineato, quindi, anche l'apporto da dare ai giovani che si avvicinano alla professione: ''Hanno bisogno -ha spiegato- di azioni di accompagnamento all'etica professionale e alla deontologia, che sono la base della nostra professione''. La presidente del consiglio nazionale dell'ordine ha richiamato anche l'attenzione sul attività dei professionisti sul territorio. ''Siamo una professione 'cerniera' sui territori -ha sottolineato- e vi invito a segnalare e denunciare qualsiasi episodio di malaffare, di illegalità e di attività non autorizzate che nell'ambito della vostra attività professionale''. A questo proposito, ha aggiunto Calderone ''abbiamo lanciato uno sportello legalità nella piattaforma di categoria vi permetterà di segnalarci episodi di illegalità''. Calderone ha concluso ricordando che ''siamo grande famiglia professionale, ci riconosciamo non solo dietro al nostro simbolo ma anche dietro al riconoscimento dei nostri valori fondanti''.

PENNESI, AGENZIA ISPETTIVA VIGILA SU ILLEGALITA' MULTISERVIZI

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Esiste il fenomeno di chi offre uno sconto della metà del costo del lavoro. C'è un mondo della realtà delle multiservizi che vendono di tutto e che deriva dalla destrutturazione dei processi produttivi''. Lo ha detto Paolo Pennesi, capo dell'Agenzia ispettiva del lavoro, nel corso del nono Congresso nazionale dei Consulenti del Lavoro, parlando dell'attività dell'agenzia nel contrasto ai fenomeni illeciti nel mondo del lavoro.

Pennesi ha sottolineato che l'Agenzia continua nell'azione ''di contrasto alle forme brutali di sfruttamento. E nell'ultimo anno abbiamo registrato un incremento del 39% del fenomeno delle esternalizzazioni illecite''.

 

Pennesi quindi, parlando della somministrazione illecita, ha spiegato che ''se un'agenzia viene privata dell'autorizzazione ministeriale alla somministrazione, i lavoratori non sono più soggetti somministrati e se vengono utilizzati da qualche committente verranno considerati come lavoratori subordinati in eventuali ispezioni''. E sul fenomeni di illegalità nel mondo del lavoro il presidente della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, Rosario De Luca ha sottolineato che è necessaria una ''proposta di legge che vada a reintrodurre la fattispecie penale per la somministrazione e gli appalti illeciti. Sarebbe opportuno e aiuterebbe l'azione dell'Ispettorato nazionale del lavoro''.
 

CENSIS, CONSULENTI DEL LAVORO FIGURA CHIAVE PER AZIENDE

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - - Una figura chiave, della quale non si può fare a meno. E in costante crescita, nonostante le difficoltà della crisi economica. E' l'immagine del consulente del lavoro che emerge dall'indagine 'Crescita e consolidamento nel futuro dei consulenti del lavoro', realizzata dal Censis per conto dell'Ente di previdenza di Categoria (Enpacl), con il patrocinio del consiglio nazionale dell'Ordine dei consulenti del lavoro e che sarà presentata oggi alle 15 al 9° congresso nazionale di categoria in corso a Napoli.

Secondo la ricerca il consulente del lavoro è una professione 'solida', e per due clienti su tre, infatti, rappresenta una figura chiave e della quale non si può fare a meno. Una professione tutt'altro che in declino nonostante le difficoltà congiunturali e strutturali del sistema economico italiano. Se si guarda alle prospettive future, e sono le aziende a dirlo, il ruolo e l'importanza del consulente sono destinati a crescere in virtù di un mondo del lavoro periodicamente al centro di interventi legislativi...vai all'articolo integrale

 

WELFARE: CONSULENTI DEL LAVORO, PENSARE A NUOVI STRUMENTI DI SOSTEGNO PER ISCRITTI

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - Individuare nuove strade per lo sviluppo del welfare integrato per i consulenti del lavoro. E' il tema che è stato al centro della seconda giornata del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli. Alessandro Visparelli, presidente di Enpacl, l'ente nazionale di previdenza dei consulenti del lavoro, ha ricordato che ''il nostro sistema previdenziale è virtuoso, funziona, è sostenibile sul lungo periodo. Abbiamo approvato ieri il più bel bilancio di sempre della categoria, e siamo riusciti a enucleare anche delle poche risorse che abbiamo indirizzato ad interventi del welfare a sostegno agli iscritti.

Noi però vorremmo spendere ancora di più per i nostri colleghi sotto questo aspetto''. E per trovare più risorse da indirizzare a queste azioni, secondo Visparelli si potrebbe ''portare il contributo integrativo dal 4 al 5%. Si tratterebbe di 20 milioni di euro che si potrebbero utilizzare per attuare interventi di welfare a sostegno ad esempio delle colleghe che devono fronteggiare più necessità di conciliazione vita-lavoro rispetto ai colleghi uomini. Si deve aprire una discussione nella categoria su questo''. E in tema di welfare la consigliera nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Antonella Ricci ha annunciato che a breve il consiglio nazionale discuterà ''il progetto 'Welfare salute lavoro', e cioè una banca dati capace di 'incrociare' quei colleghi che sono disponibili alla sostituzione e colleghi che hanno necessità di essere sostituiti. In questo modo si possono creare opportunità di lavoro per chi non lo ha e far restare dentro la categoria il fatturato''.

DEL CONTE, ASSEGNO RICOLLOCAZIONE PER OLTRE 1200 DISOCCUPATI

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Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Abbiamo superato i 1.200 soggetti presi in carico per l'assegno di ricollocazione e adesso puntiamo a raggiungere i 2000. Poi dopo l'estate faremo il punto sulla sperimentazione, vedremo quanti risponderanno''. Così il presidente dell'Anpal, Maurizio Del Conte, è intervenuto nel corso del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, sul tema dell'assegno di ricollocazione gestito dall'Anpal, dopo che il mese scorso sono partite le lettere ai 30mila disoccupati interessati dalla sperimentazione.  

''Si tratta -ha spiegato- di soggetti distribuiti su tutto il territorio, più o meno su tutte le fasce di età anche se sono quelli più avanti negli anni a fare in maggior numero richiesta dell'assegno di ricollocazione''...vai all'articolo integrale
 

FONDAZIONE CONSULENTI PER IL LAVORO, IN 2016 EROGATE POLITICHE ATTIVE PER 3 MLN

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Nel 2016 abbiamo erogato politiche attive per 2.931.498 euro, con una crescita del fatturato di circa il 17% rispetto all'anno precedente''. Lo ha detto il presidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, Mauro Capitanio, nel corso della seconda giornata del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro.
La Fondazione è l'agenzia per il lavoro del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, istituita nel 2007. ''Ci stiamo impegnando per crescere ancora sul piano delle politiche attive - ha concluso - come stiamo facendo anche sull'assegno di ricollocazione, e sulle altre attività della Fondazione''.
Noi però vorremmo spendere ancora di più per i nostri colleghi sotto questo aspetto''. E per trovare più risorse da indirizzare a queste azioni, secondo Visparelli si potrebbe ''portare il contributo integrativo dal 4 al 5%. Si tratterebbe di 20 milioni di euro che si potrebbero utilizzare per attuare interventi di welfare a sostegno ad esempio delle colleghe che devono fronteggiare più necessità di conciliazione vita-lavoro rispetto ai colleghi uomini. Si deve aprire una discussione nella categoria su questo''. E in tema di welfare la consigliera nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, Antonella Ricci ha annunciato che a breve il consiglio nazionale discuterà ''il progetto 'Welfare salute lavoro', e cioè una banca dati capace di 'incrociare' quei colleghi che sono disponibili alla sostituzione e colleghi che hanno necessità di essere sostituiti. In questo modo si possono creare opportunità di lavoro per chi non lo ha e far restare dentro la categoria il fatturato''.

Brambilla: "casse privatizzate possono sostenere interventi per iscritti"

Napoli, 28 apr. (Adnkronos/Labitalia) - "Dal punto di vista della sostenibilità finanziaria le casse privatizzate dei professionisti hanno raggiunto una sostenibilità ad oltre 30 anni, arriviamo quasi a 50 anni, con i margini per fare operazioni non solo di previdenza ma anche di assistenza. Che vuol dire genitorialità, assistenza sanitaria, aiuto allo sviluppo dell’occupazione, favorire investimenti per mettersi in proprio”. Lo ha detto Alberto Brambilla, presidente di Itinerari previdenziali, intervenuto oggi alla seconda giornata del nono congresso nazionale dei consulenti del lavoro in corso a Napoli.

“Si tratta di welfare professionale e cioè di quella componente -ha aggiunto Brambilla- che le casse privatizzate sviluppano per dare sostegno complessivo all’occupazione dei professionisti”. - Guarda le slideGuarda l'intervista

“Sono strumenti –ha concluso- per rafforzare la categoria professionale, e quindi per fare crescere i contributi e anche la sostenibilità finanziaria delle casse. E quindi è un welfare che fa circolo virtuoso”.

 

E' Bolzano la provincia con gli stipendi più alti, Ascoli in fondo
Con 1.476 euro mensili è Bolzano la provincia che, oltre ad avere il tasso di disoccupazione più basso, detiene il primato degli stipendi medi più alti fra gli occupati alle dipendenze. Seguono Varese (1.471), Monza e Brianza (1.456), Como (1.449), Verbano Cusio Ossola (1.434), Bologna (1.424) e Lodi (1.423). E’ questa la fotografia scattata dall’osservatorio statistico dei consulenti del lavoro per il 2016 all’interno della seconda edizione del rapporto ‘Le dinamiche del mercato del lavoro nelle province italiane’, presentato oggi a Napoli durante la giornata di chiusura del 9° congresso nazionale di categoria. Si tratta di retribuzioni più alte rispetto alla media nazionale (1.315) e, per la metà delle province italiane, si riferiscono alle città del Nord Italia. La prima provincia del Mezzogiorno con la retribuzione media più elevata è solo al 55° posto della classifica dove si colloca L’Aquila con 1.282 euro. Quella, invece, con gli stipendi più bassi è Ascoli Piceno: 925 euro.

Quanto allo squilibrio tra tasso d’occupazione maschile e femminile, quest’ultimo, spiegano i consulenti, è strettamente correlato allo sbilanciamento nella suddivisione del carico familiare tra donne e uomini. Nonostante la differenziata presenza sul territorio nazionale di strutture dedite ai servizi per l’infanzia, spesso non è conveniente per le mamme lavorare, perché il costo dei servizi sostitutivi per la cura dei bambini e per il lavoro domestico è decisamente elevato. Il tasso d’occupazione femminile più alto si osserva nella provincia di Bologna dove due terzi delle donne sono occupate (66,5%), mentre quello più basso si registra a Barletta-Andria-Trani dove lavorano meno di un quarto delle donne (24,1%). Tassi d’occupazione femminile superiori al 63% si registrano anche in altre 3 province tra le quali Bolzano (66,4%), Arezzo (64,4%) e Forlì-Cesena (63,3%), mentre solo un quarto della popolazione femminile lavora a Napoli (25,5%), Foggia (25,6%) ed Agrigento (25,9%). Il tasso di occupazione maschile è più elevato: la provincia di Bolzano si colloca al vertice della classifica con più di tre quarti degli uomini occupati (78,9%), mentre a Reggio Calabria lavora meno della metà della popolazione maschile (44,5%), seguita da Vibo Valentia (48,1%), Palermo (48,8%) e Caserta (49,9%).

BOLZANO PROVINCIA CON PIU' OCCUPATI, REGGIO CALABRIA MAGLIA NERA - Dal rapporto emerge che la provincia con la quota più elevata di occupati è Bolzano (72,7%), mentre quella con il tasso di occupazione più basso è Reggio Calabria, dove lavorano solo 37,1 persone su 100. Dal 2° al 19° posto troviamo le province nelle quali sono occupati più di due terzi della popolazione in età lavorativa: Bologna (71,8%), Belluno e Modena (68,8%), Parma (68,7), Milano (68,4%), Lecco e Forlì- Cesena (68,3%), Reggio nell'Emilia (68,2%), Siena (67,9%), Cuneo e Pordenone (67,7), Firenze e Pisa(67,5%), Arezzo (67,4%), Lodi (67%) ed altre tre province. Roma si colloca solo al 57esimo posto della classifica (62,6%) e la provincia del Mezzogiorno con il tasso di occupazione più elevato è L'Aquila (57,2%) che si trova al 65esimo posto.

PROVINCIA BOLOGNA LA PIU' COMPETITIVA SU OCCUPAZIONE
E' la provincia di Bologna a conquistare il primo posto nella speciale graduatoria delle province italiane per competitività occupazionale stilata dall'osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. Il rapporto, infatti, analizza, tra le altre cose, il mercato del lavoro anche attraverso un 'indice sintetico di efficienza e di innovazione (Labour market efficiency and innovation index)' e stila la graduatoria tenendo conto di tasso d'occupazione (15-64 anni); tasso di non Neet (15-29 anni), più è alto il valore dell'indice minore è la quota di giovani che non lavorano non studiano e nemmeno sono in formazione; rapporto tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile, che segnala la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e l'aumento dell'occupazione complessiva; quota di occupati che esercitano professioni altamente qualificate, che lavorano nei settori più innovativi; quota di lavoratori con contratti standard e cioè la minore presenza di lavoratori ''precari'' maggiormente esposti al rischio di povertà.
E nella classifica Bologna cresce di una posizione rispetto al 2015 pur non primeggiando in nessuno dei 5 indicatori; segue Milano, che occupava la prima posizione nel 2015 e che presenta la quota più alta di occupati che esercitano professioni altamente qualificate. Valori elevati anche nelle altre province lombarde: Lecco (3° posto), Monza e Brianza (4° posto), Lodi (9° posto), Como (10° posto), Pavia (11° posto), Cremona (18°posto) e Varese (20° posto).


INPS A CONSULENTI, SUPERARE RAPPORTO DIFFICILE ULTIMI ANNI

Roma, 29 apr. (Adnkronos/Labitalia) - “L’istituto ha avuto in questi ultimi un rapporto difficile e conflittuale con la categoria e questo è stato un male per tutti, per chi lavora nell’istituto, per voi e per l’utenza. L’idea di fondo è che abbiamo necessità di parlarci in modo franco per risolvere i nostri problemi e per questo motivo abbiamo avviato dei focus group in cui analizzare le criticità”. Così Antonio Pone, direttore servizi agli utenti di Inps, ha presentato le misure e gli interventi dell’Istituto dedicati ai consulenti del lavoro, nel corso della giornata di chiusura del nono congresso nazionale dei professionisti a Napoli.

Pone ha spiegato gli obiettivi della direzione che dirige, voluta dal presidente dell’Istituto, Tito Boeri. “E’ una direzione nuova -ha spiegato- che punta a colmare delle distanze tra il fruitore del servizio e le decisioni che vengono prese nelle direzioni. Puntiamo a introdurre nei meccanismi decisionali il punto di vista del fruitore. Il nostro è un compito trasversale, di interagire con tutte le direzioni generali portando il punto di vista dell’utenza. E vogliamo essere punto di riferimento anche per gli intermediari, in particolare con i consulenti del lavoro”...vai all'articolo - Guarda le slides


CALDERONE: PARI DIGNITA' TRA LAVORO DIPENDENTE ED AUTONOMO

La figura del Consulente del Lavoro nei prossimi anni - tratteggiata dalla Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, nel suo intervento di chiusura del 9° Congresso Nazionale – trova la sua caratterizzazione in una serie di nuove funzioni e competenze che devono essere valorizzate al meglio dalla Categoria.

Dal palco del Teatro Augusteo di Napoli, durante la giornata conclusiva del 9° Congresso,  la Presidente ha annuniciato l'incontro del Cup, previsto per mercoledì 3 maggio, con il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, per rivendicare la necessità di reintrodurre l’equo compenso, argomento caldo e divenuto centrale per i professionisti e per le prestazioni da essi svolte.

"Se lavoro autonomo e lavoro subordinato hanno una medesima pari dignità, è impensabile non prevedere una base normativa per la remunerazione dei professionisti. Cosi come esiste la parte economica dei Contratti collettivi dei lavoratori dipendenti, alla medesima stregua è indispensabile prevedere un “equo compenso” per i professionisti ordinistici", ha dichiarato la Presidente.
Oltre a ribadire ai congressisti le opportunità di crescita della professione, illustrati i vari progetti che la Categoria ha deciso di portare avanti.  In questa direzione, ad esempio, il percorso, in collaborazione con Anpal Servizi, di formazione specialistica sul welfare aziendale e innovazione organizzativa rivolta agli iscritti all’Ordine Nazionale; la regolamentazione dell'Asse.Co.;  e la necessità piattaforma comune per creare una vera e propria rete tra i Consulenti del Lavoro.