La pace contributiva è una delle novità collegate alla Legge di Bilancio 2019 e consente di riscattare i periodi non coperti da contribuzione in caso di carriere lavorative discontinue. Una facoltà riconosciuta in via sperimentale per un triennio (2019-2021) riservata a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995. Ma quanto conviene? A fare chiarezza Antonello Orlando, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in un servizio per la trasmissione “DiMartedì” in onda su La7 lo scorso 21 maggio. L’esperto sottolinea come “la punta di diamante, se mettiamo sul piatto i pro e i contro, è la forte detrazione” di cui si può approfittare aderendo alla definizione agevolata. Inoltre, c’è anche la possibilità di chiedere il pagamento della definizione al datore di lavoro, che potrà poi dedurla dal proprio reddito d’impresa.
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