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Martedì, 10 Ottobre 2017 14:34

Licenziamento senza obbligo di mostrare documentazione

Durante un procedimento disciplinare avviato dal datore di lavoro a seguito di concorrenza sleale da parte del lavoratore, il datore non ha obbligo di mostrare la documentazione aziendale sulla quale è fondata la contestazione degli addebiti. E’ quanto emerge dalla sentenza 23408/17 del 6 ottobre 2017 della Corte di Cassazione relativa al licenziamento di un dipendente a fronte di ritenute inadempienze ai doveri fondamentali del rapporto di lavoro. Scoperta l’infedeltà del proprio dipendente il datore di lavoro ha licenziato per giusta causa il dipendente. Il lavoratore ha poi impugnato il licenziamento adducendo, tra gli altri motivi, l’assenza di presa visione dei documenti sul quale si basava il presupposto.

La Corte di Cassazione ha evidenziato che solo nel caso in cui il lavoratore abbia espresso la volontà di poter consultare la documentazione, acquisita dall' impresa per suffragare gli addebiti contestati sul piano disciplinare, il datore di lavoro è tenuto a metterla a disposizione del dipendente in virtù dei principi di correttezza e buona fede nell'esecuzione del rapporto di lavoro. Tale richiesta però deve essere qualificata, ovvero necessaria per consentire al dipendente di rendere le proprie giustificazioni in modo adeguato.

Le motivazioni della Suprema Corte disponibili nell'articolo a pagina 29 di Norme e Tributi del Il Sole 24 Ore che tutti i Consulenti del Lavoro iscritti al portale della Fondazione UniversoLavoro potranno consultare accedendo al servizio quotidiano di rassegna stampa nazionale messo a loro disposizione.


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