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Giovedì, 16 Marzo 2017 09:01

Un "Libro Bianco per un welfare della persona" per completare la riforma Biagi

Un “Libro bianco per un welfare della persona, al tempo della Quarta rivoluzione industriale e della crisi del ceto medio”: questo il titolo del nuovo libro presentato dal Centro Studi Adapt e l’Associazione Amici di Marco Biagi al cui interno si indica come bisogno fondamentale da soddisfare, quello dell'attività e della possibilità di compiersi attraverso il lavoro e la famiglia, in un contesto di sicurezze, e in cui lo stesso stato di salute ne sia il necessario presupposto. Un testo per onorare la memoria del giuslavorista ucciso dalle Brigate rosse nel 2001 e che si pone l’obiettivo di completare il processo riformatore di Marco Biagi.  Curato da Maurizio Sacconi ed Emmanuele Massagli, il libro è stato presentato questa mattina a Roma nel corso del convegno “Un welfare della persona” per ricordare il giuslavorista ucciso dalle Brigate rosse di  cui ricorre il 15esimo anniversario dalla sua scomparsa il prossimo 19 marzo.

Molti degli autori di questo nuovo testo hanno concorso a scrivere il Libro Bianco “La vita buona nella società attiva” prodotto dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali nel 2009 quando erano già evidenti i sintomi della grande crisi delle economie di tradizionale industrializzazione e si prospettava la insostenibilità del welfare tradizionale. Sebbene però – si legge nella prefazione al testo - molti di questi contenuti conservano ancora la loro attualità, nel tempo intercorso si sono prodotti cambiamenti straordinari che necessitavano di integrazioni e nuove riflessioni, oltre a far prefigurare paradigmi nuovi delle future dinamiche economiche e sociali.

Noi – si legge nell’abstract del Libro Bianco – rifiutiamo il destino scontato della 'fine del lavoro' o comunque di una società viziata dalla polarizzazione su pochi delle competenze e dei redditi. Tutto dipenderà dalla capacità dei decisori istituzionali e sociali, confidando che abbiano principi solidi e pensiero lungo cui informare la loro azione quotidiana. Ed è proprio ad essi che si rivolgono con questo nuovo testo, affinché non solo riescano a salvaguardare le tradizionali tutele ma si rivelino capaci di sviluppare gli istituti della sicurezza e della protezione sociale in termini tali da favorirne l’adattamento ai bisogni di ciascuno in ciascuna fase della vita”, si legge nell'abstract introduttivo della nuova edizione del Libro Bianco.

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