Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto legislativo che recepisce la direttiva UE 2015/849 sulle misure volte a contrastare il riciclaggio dei proventi di attività criminose e il finanziamento del terrorismo. Tra le novità del provvedimento, approvato in via preliminare nella seduta del 23 febbraio 2017, l'eliminazione degli obblighi di adeguata verifica della clientela in relazione allo svolgimento dell’attività di sola redazione e trasmissione delle dichiarazioni dei redditi e degli adempimenti di amministrazione del personale, come la compilazione delle buste paga, come richiesto dalla Categoria nell'audizione al Mef.
Di grande rilievo anche le modifiche al sistema sanzionatorio, che toccano i minimi ed i massimi edittali previsti per le pene amministrative. Le misure saranno "effettive, proporzionate e dissuasive" - si legge nel comunicato stampa diffuso dal Governo - e applicabili "a persone fisiche e giuridiche direttamente responsabili della violazione delle disposizioni".
Vengono, inoltre, razionalizzati gli adempimenti a carico degli attori del sistema eliminando tutte le formalità ed i tecnicismi sulle modalità di conservazione dei dati e dei documenti ritenuti eccessivi ed anticompetitivi rispetto ai fini previsti dalla normativa europea.
Con questo decreto, poi, viene istituito un Registro dei titolari effettivi di persone giuridiche e trust ed un Registro centrale dei trust produttivi di effetti fiscali per rispondere alle esigenze di maggiore trasparanza e rafforzare la lotta al riciclaggio di denaro.
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