Dopo gli indici sintetici di affidabilità fiscale arrivano gli indici sintetici di affidabilità contributiva. È questa, infatti, una delle novità contenute nel D.L n.160/2024 contenente “Disposizioni urgenti in materia di lavoro, università, ricerca e istruzione per una migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”, pubblicato sulla G.U n. 253/2024 e in vigore dallo scorso 29 ottobre. L’art. 1, comma 5, del Capo I prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2026, siano introdotti gli “indici sintetici di affidabilità contributiva (ISAC), al fine di promuovere il rispetto degli obblighi in materia contributiva”. Gli ISAC mirano a individuare e prevenire la sottrazione di basi imponibili all'imposizione contributiva, inizialmente nei settori a maggior rischio di evasione e contributiva (strutture ricettive e grande distribuzione alimentare). Si legge nel provvedimento che “con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, sentiti l’Inps e l’INL, entro il 31 dicembre 2025, sono approvati gli ISAC per i primi due settori di cui al comma 6, nonché sono stabilite le premialità da applicare ai soggetti di cui al comma 5, i criteri e le modalità per l’aggiornamento periodico degli stessi”. Entro il 31 agosto 2026, gli ISAC verranno estesi “ad almeno sei ulteriori settori a rischio di evasione ed elusione contributiva”. Inoltre, al comma 11 dello stesso articolo 1 si precisa che all'art. 10 del D.Lgs. n. 124/2004 è stato aggiunto anche il comma 1-ter che dispone che l’INL garantisca l'accesso al “Portale nazionale del sommerso da parte delle pubbliche amministrazioni e degli enti che erogano o gestiscono fondi pubblici, per le finalità di verifica nelle attività di propria competenza, nel rispetto della vigente normativa in materia di tutela dei dati personali”. All'articolo 2, invece, si prevede che per il 2024 l'Inps riconosca un'integrazione al reddito per i lavoratori dipendenti di aziende, con forza occupazionale fino a 15 addetti nel semestre precedente, impiegati nei settori tessile, abbigliamento, calzature (TAC) e conciario, in deroga a normative precedenti, con contribuzione figurativa per un periodo che va dall’entrata in vigore del decreto fino al 31 dicembre 2024.
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