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Giovedì, 28 Giugno 2018 09:21

Al via il Festival del Lavoro 2018

Al via al MiCo la nona edizione del Festival del Lavoro. Un'edizione, quella di Milano, "proiettata" verso il futuro: saranno, infatti, i "dialoghi sul futuro" ad animare il dibattito fra Consulenti del Lavoro, politici, economisti, giuristi, giornalisti e cittadini.

La cerimonia di apertura è iniziata alle ore 15:00 con i saluti inaugurali della Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, del Presidente del Consiglio Provinciale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro, Potito Di Nunzio, del Presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo, Luca Jahier, del Sindaco di Milano, Giuseppe Sala e del Ministro per gli Affari europei, Paolo Savona (contributo video).  

Dopo i saluti iniziali si è entrati nel vivo del Festival con l'intervista alle 15.30 a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera e autore del libro Un Paese senza leader. Alle 16.00 si è tenuto il confronto sul tema "Creare lavoro" e alle 17.00 su "Quale scuola per trovare un lavoro". Tutti gli ospiti di oggi e il programma completo della tre giornate sul sito  www.festivaldellavoro.it e sull'app ufficiale Festival del Lavoro, scaricabile da App Store e Play Store.


CALDERONE: L'UNIONE EUROPEA NON SI CREA CON LE NORME, INTERVENIRE SUL SUO COSTO

Milano, 28 giu. (Adnkronos) - Nella convinzione che "il lavoro non si fa con le norme" e che sia necessario "partire dalle esigenze di oggi", come quella dei "tanti giovani alla finestra", ha preso il via a Milano il Festival del Lavoro 2018. Secondo Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, è necessario ripartire dalle "politiche attive" e agire sul costo del lavoro perché l'Italia "è uno dei Paesi dove il lavoro costa di più e sopratutto il lavoratore percepisce di meno perché il cuneo fiscale è più ampio".
Proprio dal festival "nasceranno sollecitazioni a rivedere il sistema degli incentivi al lavoro, rendendo strutturale la riduzione del costo lavoro, non concentrandosi su interventi spot che fanno occupazione per un periodo limitato". La scelta di Milano non è stata un caso: "Abbiamo voluto - spiega Calderone a margine del Festival - guardare a un contesto che ha degli indicatori diversi rispetto alle altre parti del Paese".

(Adnkronos) - Il messaggio a legislatore e Governo è questo: "Pensiamo che non sia importante fissarci sui contratti, quanto guardare alle esigenze: i giovani che stanno alla finestra e le tante persone che devono essere riaccompagnate a un posto di lavoro quando l'hanno perso. La scommessa è quella di far funzionare le politiche attive e valorizzare le professionalità dei giovani. Studiare l'evoluzione del mondo del lavoro - continua - significa capire che ci sono processi che non si possono arrestare, garantendo tutele ma senza eccedere con le regole che potrebbero deprimere un contesto che si sta sviluppando. Dobbiamo abituarci al fatto che tanti mestieri spariranno".
(Viv/Adnkronos)  

Vai al sito del Festival del Lavoro

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