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Mercoledì, 23 Maggio 2018 09:33

Coinvolgimento paritetico dei lavoratori, i vantaggi fiscali

Introdotto dal Legislatore con la Legge di Bilancio 2016, il coinvolgimento paritetico dei lavoratori è una modalità organizzativa collegata ai premi di risultato che consente di far ottenere al lavoratore delle agevolazioni fiscali. Ad illustrare le novità e i requisiti per l’ottenimento dei benefici contributivi è Luca Caratti, esperto della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro. “Nel 2017 – spiega Caratti - la norma ha previsto, in sostituzione di un’imposta sostitutiva con il coinvolgimento paritetico dei lavoratori, un’agevolazione contributiva per i datori di lavoro fino ad un tetto massimo di 800 euro annui e nel limite massimo di 20 punti percentuali dell’aliquota IVS con una completa decontribuzione a favore dei lavoratori”.

Ai fini dell’agevolazione, precisa Caratti, “il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell'organizzazione aziendale deve essere previsto all’interno del contratto collettivo di secondo livello stipulato con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative a livello nazionale e depositato nei successivi 30 giorni”. L’obiettivo di questa organizzazione - spiega - è “accrescere la produttività, migliorare le prestazioni dei lavoratori e consentire una migliore qualità di vita e di conciliazione dei tempi di vita-lavoro”. Per far questo il datore di dovrà stipulare il cd. “Piano di Innovazione” tramite cui “fotografare la situazione di partenza e prevedere le azioni volte al miglioramento e al coinvolgimento dei lavoratori” e anche delle RSA e RSU ove costituite.

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