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Giovedì, 19 Aprile 2018 14:46

Campania, la metà delle famiglie arriva con difficoltà a fine mese

Italia a due velocità, con più della metà delle famiglie della Campania (il 54,6%) Sicilia (47%), Sardegna (43%) e Calabria (42,5%) che arrivano con difficoltà o grande difficoltà a fine mese contro l'8,7% registrato nella Provincia Autonoma di Bolzano: è quanto emerge dal "primo rapporto lavoro" nel Mezzogiorno dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro, presentato in occasione del 5° Forum "Lavoro, occupazione, imprese & libere professioni", organizzato dal Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro e dall’ANCL Napoli il 19 aprile presso la Stazione Marittima.

In 40 anni (1977-2017), il differenziale occupazionale tra Nord e Sud è passato dal 9% a più del 20%; se ben 20 province del Nord Italia hanno raggiunto e superato il livello occupazionale di Paesi come l’Austria e la Germania (Bologna, Milano, Piacenza, Bolzano in testa), sono 25 le province del Mezzogiorno che si collocano al livello di Romania e Grecia, fanalini di coda dell'Unione Europea (Caltanisetta, Foggia, ma anche Napoli hanno un tasso di occupazione di almeno il 40 per cento).

"I dati dell’Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro - spiega il Presidente della Fondazione Studi, Rosario De Luca - mostrano come la parziale ripresa in corso non impatti significativamente o non impatti affatto il Mezzogiorno e come in questi mesi la distanza tra le regioni del Nord e del Sud Italia sia aumentata e non diminuita". Fra i fattori che incidono sul divario - evidenzia il rapporto dell'Osservatorio - il lavoro nero, soprattutto in agricoltura, la disoccupazione femminile e giovanile, la mancanza di capacità innovativa e di specializzazione nelle attività produttive. E il gap è accentuato dal mancato supporto di una rete efficace di politiche attive e di servizi per l'impiego.

“La questione dello sviluppo, possibile o mancato, del Mezzogiorno - commenta De Luca - è del tutto centrale rispetto allo sviluppo dell’intero Paese. Infatti, si può meglio fronteggiare il fenomeno della disoccupazione facendo crescere le Regioni del Sud d’Italia, che hanno margini molto più ampi di quelle del Nord". Fondamentale per il Presidente il sostegno "a politiche del lavoro orientate all’effettivo inserimento dei lavoratori”.

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Rassegna stampa: Il Mattino del 20.04.2018 - Italia Oggi del 20.04.2018

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