“La prima politica del lavoro dovrà essere orientata all’investimento nelle competenze e nelle conoscenze il che significa rinnovare per davvero il sistema educativo italiano, dalla scuola all’università, rendendo queste istituzioni meno referenziali e più orientate all’occupabilità delle persone”. Così il Presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, a pochi giorni dal voto per le elezioni politiche 2018, esprime il suo parere sugli interventi in materia di lavoro che il prossimo Governo, che avrà ottenuto dagli italiani il maggior consenso e quindi sarà chiamate a guidare il Paese nei prossimi anni, dovrebbe inserire in agenda come prioritari.
Bisognerebbe cambiare radicalmente la politica formativa delle Regioni attraverso l’assegno di ricollocamento “in modo da spostare l’attenzione dall’offerta formativa alla domanda formativa perché al centro ci deve sempre essere la persona e la sua inclusione nel mercato del lavoro” specie in un momento come quello attuale caratterizzato da grandi trasformazioni tecnologiche. Nonostante, infatti, l’ultima legislatura sia stata caratterizzata da molti provvedimenti, dai giudizi controversi, il mercato del lavoro italiano rimane particolarmente “rattrappito” e i posti di lavoro, sebbene aumentati, sono cresciuti in maniera inferiore rispetto ad altri Paesi Europei o delle economie industrializzate.
Guarda il video
Notizie correlate: Al Capo dello Stato le idee per la modernizzazione del paese - Professionisti strategici per l'Italia - Voto del 4 marzo come retribuire i lavoratori presenti ai seggi
News in pillole