Profondo dissenso è stato espresso dalle Associazioni di Giovani Professionisti italiani ( consulenti del lavoro, ingegneri, architetti, geometri, avvocati, medici, notai e periti industriali) nei confronti di quanto espresso ieri dall'Antitrust relativamente al tema dell'equo compenso. Siamo in totale disaccordo - si legge nel comunicato stampa congiunto del 29 novembre 2017 - con la frase dell'Antitrust "sarebbero i newcomer" (n.d.r: gli ultimi arrivati) "ad essere pregiudicati dalla reintroduzione di tariffe minime” perché “vedrebbero drasticamente compromesse le opportunità di farsi conoscere sul mercato e di competere con i colleghi affermati”.
L'opportunità per i giovani di affacciarsi sul mercato - si evidenzia - presuppone che un mercato esista, che sia trasparente e meritocratico, che elegga a principale strumento concorrenziale la qualità della prestazione e non il suo prezzo, l'investimento a lungo termine e la creazione di valore aggiunto e non il miope risparmio finanziario immediato.
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