In caso di licenziamenti collettivi il datore il lavoro non ha alcun obbligo legale di riassumere un lavoratore, anche se si è impegnato a ricollocarlo in sede di accordo sindacale. In questo caso, infatti, l'impegno assunto ha una «natura meramente contrattuale» e non comporta una violazione della procedura. Questo è quanto emerge dalla sentenza n.131/2017 della Corte di Appello di Milano, anticipata nell’articolo a pagina 28 de Il Sole 24 Ore di oggi, chiamata a decidere sulla legittimità di un licenziamento collettivo avviato da un'impresa edile, che aveva coinvolto anche un lavoratore reintegrato. Quest'ultimo aveva impugnato il licenziamento giudicandolo di natura ritorsiva e illegittimo per violazione dell'obbligo di repêchage.
Nell’articolo del quotidiano di Confindustria, disponibile nel servizio quotidiano di rassegna stampa nazionale per tutti i Consulenti del Lavoro iscritti al portale della Fondazione UniversoLavoro, i motivi che hanno portato il Tribunale e la Corte di Appello di milano a respingere il corso del lavoratore.
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