I redditi prodotti dalle Società tra professionisti sono redditi di impresa ai sensi dell’art. 81 del TUIR. Le società professionali, infatti, sono regolate dalla disciplina civilistica-legale del modello societario prescelto. Fatte salve le deroghe e le integrazioni previste per la disciplina speciale, contenute nella legge n. 183/2011 e nel regolamento attuativo, alle stesse società si applicano le previsioni di cui agli artt. 6, ultimo comma, e 81 del TUIR, per effetto dei quali il reddito delle stesse, da qualunque fonte provenga, è considerato reddito di imprese.
Questa è una delle conclusioni a cui giunge l'Agenzia delle Entrate in risposta agli interpelli n. 954-93/2014 e n.904-1126/2017 aventi per oggetto il reddito prodotto dalle società tra professionisti ed i compensi per soci senza partita Iva della Stp, anche nei casi in cui svolgano attività di consigliere di amministrazione della stessa società. Il Segretario del Consiglio nazionale dell'Ordine, Sergio Giorgini, ha riassunto e commentato le risposte dell'Agenzia in un apposito documento, sottolineando che il compenso erogato da una Stp al socio non titolare di partita Iva per l’attività di amministratore è qualificato come reddito assimilato ai redditi di lavoro dipendente ai sensi dell’art.50, comma1, lett. c-bis del TUIR.
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