Il mercato del lavoro di qualche anno fa richiedeva alla maggior parte dei lavoratori dipendenti e dei liberi professionisti competenze professionali mediamente qualificanti. Oggi, invece, la richiesta di competenze è aumentata sia tra le professioni altamente qualificate sia tra le professioni non qualificate. Questo sta a significare, quindi, una crescita della domanda di lavori manuali, legati a qualifiche basse, e di lavori specialistici e altamente professionalizzanti. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall'Osservatorio Statistico dei Consulenti del lavoro nell'indagine: "L'impatto della quarta rivoluzione industriale sulla domanda di professioni" che viene presentata a Repubblica.it da Romano Benini, esperto della Fondazione Studi.
Un altro dato interessante evinto dalla ricerca è che le professioni più richieste in questo momento storico richiedono una gestione del rapporto di lavoro meno gerarchica ed una maggiore autonomia nella prestazione lavorativa; al tempo stesso non viene richiesta più competizione tra colleghi, bensì maggiore collaborazione ed intelligenza emotiva per poter lavorare insieme e in modo produttivo.
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