Quasi 900 milioni di euro per favorire lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali e consolidare quelle già in atto. È quanto stabilito dal Ministero dello Sviluppo Economico, Invitalia e le Regioni Calabria e Campania che il 26 luglio 2017, presso la sede del Mise, hanno firmato Accordi di programma quadro per il cofinanziamento di 22 contratti di sviluppo che saranno validi fino al 31 dicembre 2023.
Per la Calabria sono stati messi a disposizione 280 milioni di euro da impegnare in 7 contratti di sviluppo da investire nel settore dell'agroalimentare e del turismo. Per la Campania, invece, 600 milioni di euro per l'avvio di 15 contratti nei settori automotive, autotrasporto e cantieristica, legno e carta, agroalimentare e agroindustria, ICT e turismo.
I contratti di sviluppo, secondo il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, si pongono in antitesi con le vecchie logiche degli incentivi a bando ormai accantonati e perché insieme al credito di imposta per gli investimenti possono equilibrare la localizzazione degli investimenti agevolati con il programma "Industria 4.0". Gli incentivi fiscali come il super e l'iperammortamento finora sono stati appannaggio finora delle imprese del Centro-Nord; con il contratto di sviluppo ora anche il Sud potrà avere un ruolo dominante. Fino ad oggi i contratti di sviluppo finanziati sono 98 e 3,4 miliardi gli investimenti attivati a fronte di 1,7 miliardi di agevolazioni concesse. E il 69% degli investimenti ha interessato il Mezzogiorno.
La presentazione sul sito del Mise
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