Con l'approvazione del decreto sulle imprese sociali, durante il Consiglio dei Ministri del 28 giugno scorso, si ampliano i campi e le attività delle aziende rientranti in questa categoria e si incentivano gli investimenti di capitale. Obiettivo del decreto investire sull'innovazione sociale per rispondere ai bisogni elgati all'invecchiamento, all'integrazione dei migranti, allo sviluppo della formazione permanente e all'inclusione di quella fascia di popolazione più debole.
Il provvedimento definisce sociali le imprese del commercio equo, dell'alloggio sociale, dell'agricoltura sociale, del nuovo cerdito ecc.. e stabilisce che il 30% dell'investimento di capitale per queste imprese potrà essere fiscalmente deducibile o detraibile analogamente a come avviene oggi per le startu-up innovative tecnologiche. È quanto si legge nel comunicato stampa diffuso sul sito del Ministero del Lavoro, nel quale si annuncia che sarà avviato nel mese di luglio il Fondo di garanzia e per il credito agevolato alle imprese sociali con una dotazione di 200 milioni di euro.
Oltre a questo decreto il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sul Codice del Terzo settore e sul cinque per mille, portando a termine una riforma avviata circa tre anni fa.
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