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Lunedì, 03 Luglio 2017 15:32

Disabili: no a licenziamento con collocamento obbligatorio

L’aggravarsi della posizione del lavoratore disabile, se assunto con collocamento obbligatorio, non è causa valida per l’interruzione del rapporto di lavoro. Per procedere al licenziamento, il datore di lavoro deve far accertare l’inidoneità da una commissione medica competente e non soltanto dal medico di fabbrica. A ribadire il concetto è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 10576/2017.

Il caso in esame ha riguardato un lavoratore disabile licenziato sulla base dell' accertamento del medico di fabbrica, che lo aveva definito non più idoneo alle sue mansioni di addetto ai servizi generali. Il lavoratore disabile ha fatto ricorso (tribunale e Corte d'appello) chiedendo l'annullamento del licenziamento e la reintegra del posto di lavoro. Respinte le sue richieste in entrambi i gradi, con la giustificazione di ritenere «irrilevante» la formulazione del giudizio d' inidoneità effettuata da un medico competente anziché dalla commissione medico legale, è stata chiamata a pronunciarsi la Corte di Cassazione che ha dato ragione al lavoratore disabile.

Nell’articolo a pagina 55 di Italia Oggi Sette, disponibile nel servizio quotidiano di rassegna stampa nazionale per gli iscritti al sito di Fondazione UniversoLavoro, tutte le motivazioni e le contestazioni sollevate dalla sentenza.