Per la Corte di Giustizia europea anche gli stranieri titolari di un permesso unico di lavoro hanno diritto agli assegni familiari. La sentenza depositata il 21 giugno dà torto all'Inps che aveva applicato una normativa interna non conforme all'atto europeo per una cittadina extra europea, madre di tre minori e con permesso di lavoro superiore ai 6 mesi, che aveva richiesto gli assegni familiari.
Per i giudici europei si ha diritto agli assegni familiari se l'attività viene svolta in Italia da più di 6 mesi. Nel giungere a questa conclusione la Corte ha considerato la possibilità di invocare deroghe al principio generale che è alla base della direttiva 2011/98 ossia la parità di trattamento che obbliga gli Stati membri a garantire ai titolari del permesso unico di lavoro, cittadini di Paesi extra Ue, gli assegni per i nuclei familiari nei quali ci sono figli minorenni.
Nell'articolo a pagina 33 de Il Sole 24 Ore, disponibile nel servizio di rassegna stampa nazionale per i Consulenti del Lavoro iscritti al sito di Fondazione UniversoLavoro, il commento alla sentenza.
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