La rassegna stampa di questa settimana si apre con i “sette passaggi per raggiungere l’Ape”. Infatti, il decreto di attuazione ha fissato tempi e modalità per richiedere l’anticipo pensionistico. Le date di riferimento per chi vuole accedere all’Ape sociale sono 15 luglio e 30 novembre. Si ricorda, inoltre, come in contemporanea alla pubblicazione del DPCM e delle due circolari operqative Inps (n. 99 e 100) è disponibile anche la circolare n. 6 della Fondazione Studi che analizza le caratteristiche e i nodi critici di questo nuovo strumento a sostegno del reddito. Sempre su Il Sole 24Ore si mettono in evidenza le procedure mancanti in tema di anticipo pensionistico. Ad oggi, infatti, mancano all’appello Ape volontaria e Ape aziendale. L'Ape volontaria e quella aziendale per essere operative attendono, oltre all' approdo in Gazzetta Ufficiale del DPCM, anche le firme di Abi e Ania sulle convenzioni che fisseranno gli oneri complessivi del finanziamento. Si evidenzia, poi, come tale ritardo influisce anche sulla partenza della Rita, la rendita integrativa temporanea anticipata.
Tra gli argomenti in evidenza sui giornali, la fotografia sull’alternanza scuola lavoro per i professionisti italiani per accorciare i tempi di iscrizioni agli Albi. Per gli aspiranti Consulenti del Lavoro, ad esempio, sono circa 30 le convenzioni attive, anche se mancano quelle con le università principali. A tal proposito, si evidenziano le dichiarazioni del vicepresidente del CNO, Vincenzo Silvestri in merito alle ulteriori attività che l’Ordine Nazionale, insieme all’Enpacl, sta studiando per attrarre sempre più giovani. Spazio poi ad alcune novità previste nel pacchetto del Jobs Act autonomi – alcune immediatamente operative e altre per le quali bisognerà attendere - che sembrano tagliate su misura per i professionisti più giovani. Per concludere: split payment esteso dal 1° luglio ai professionisti, la recente sentenza della Corte di Cassazione che dichiara legittimo il trasferimento del lavoratore che assiste un disabile se il suo posto di lavoro non c' è più e, infine, gli aspetti più interessanti dell’indagine «Welfare aziendale in Italia, 2017» che - tra le tante cose - evidenzia come le aziende che sviluppano welfare sono soprattutto quelle che vivono una fase di innovazione di processo e che, rispetto all' anno scorso, è aumentato il numero delle realtà aziendali con in atto piani di welfare soprattutto per ridurre il cuneo fiscale.
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