Quasi 2 milioni di persone saranno interessante dal Reddito di inclusione (Rei), la prima misura nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, approvata dal Consiglio dei Ministri lo scorso 9 giugno e in vigore dal prossimo anno.
Per ottenere il sussidio sarà necessario aderire ad un progetto personalizzato di inclusione che coniughi il beneficio economico, assegnato su base annuae del valore minimo di 190 euro al mese fino ad un massimo di 490 euro per un nucleo familaire con 5 o più componenti, con i servizi alla persona.
Il Reddito di inclusione sarà riconosciuto ai nuclei familiari in condizioni di povertà, con priorità in presenza di figli minori, persone con disabilità, donne in stato di gravidanza o di almeno un disoccupato con età superiore a 55 anni. La misura sarà riconosciuta anche si svolgerà un'attività lavorativa, ma non sarà compatibile con la fruizione di altre forme di assistenza, come ammortizzatori sociali per la disoccupazione involontaria o la Naspi.
A pag. 35 della rubrica "Norme e Tributi" de Il Sole 24 Ore, disponibile nel servizio quotidiano di rassegna stampa nazionale per i Consulenti del Lavoro iscritti al sito di Fondazione UniversoLavoro, l'articolo di Gabriele Sepio che analizza tutte le novità introdotte dallo schema di decreto legislativo.
Notizie correlate: Ddl povertà diventa legge - Sia: i requisiti per ottenere il beneficio