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Martedì, 13 Giugno 2017 08:14

Giovani e previdenza

“Il giovane che ha la fortuna di avere un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato deve prendere consapevolezza del fatto che aderire alla previdenza complementare è una strada obbligata (non per legge) per disporre di elementi integrativi della pensione che possono garantirgli un sostentamento dignitoso all'uscita dal mercato del lavoro”.

Così Enzo De Fusco della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro ai microfoni di “La radio ne parla” di Radio 1, interviene sull’approccio dei più giovani ai temi previdenziali offrendo utili consigli, anche per chi ha stipendi medio bassi, ai neo assunti con contratto stabile. Questi ultimi, infatti, nei primi sei mesi di rapporto di lavoro possono scegliere di destinare il TFR al fondo pensione integrativo e versare contributi alla previdenza complementare.

Molti sono i lavoratori, soprattutto di giovane età, che rimandano questa scelta perché incerti nella decisione da prendere e perché percepiscono troppo lontano il beneficio e l’utilità di versare queste somme. “Oggi si pensa più al quotidiano che all’investimento sul futuro ma è sbagliato e la decisione di aderire alla previdenza complementare è una scelta imprescindibile” ribadisce De Fusco.

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