Al pari della lavoratrice dipendente, le lavoratrici autonome dello spettacolo hanno diritto alla flessibilità del congedo di maternità. A precisarlo è l’Inps con il messaggio n. 2214 del 30 maggio 2017 rispondendo ad alcuni quesiti pervenuti all’Istituto.
Nel chiarimento fornito si evidenzia come la tutela di maternità, con connessi obblighi contributivi a carico del datore di lavoro, opera a favore di tutti i lavoratori dello spettacolo iscritti alla gestione Pals (Polo specialistico per la gestione della previdenza dei lavoratori dello spettacolo e dello sport professionistico, l' ex Enpals). Questo a prescindere dal fatto che il rapporto di lavoro sia di tipo subordinato, parasubordinato o autonomo o dal tipo di qualifica ricoperta (impiegato, operaio, quadro).
Di conseguenza, si legge nel messaggio, a tutti i lavoratori si applica la disciplina del T.u. sulla maternità/paternità (dlgs n.151/2001), valida per tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti, compresa la parte relativa all' iItituto della flessibilità del congedo di maternità (art. 20 del T.u.), fermo restando il rispetto delle condizioni previste, comprese quelle relative ai certificati medici.
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